Candidati e liste, ecco i posti sulla scheda

Esclusi due grillini e ricusate due liste nei quartieri (Unitalia e Duzzi) per il mancato rispetto delle quote di genere


di Massimiliano Bona


BOLZANO. L’atteso sorteggio, ieri mattina, all’anagrafe di via Vintola ha «premiato» Giovanni Benussi, che con la sua lista civica avrà il vantaggio di essere al primo posto della scheda elettorale per le elezioni comunali del 10 maggio. Poi, a seguire, ci saranno gli altri otto candidati sindaco (nell’ordine Duzzi, Gennaccaro, Spagnolli, Urzì, Rieder, Tomada, Stefanelli e Vettori) con le varie liste collegate. A guidare le operazioni è stata la presidente della Commissione elettorale Francesca De Carlini, vicario del Commissario del Governo, coadiuvata dalla dirigente comunale Graziella De Bianchi.

Ammessi ed esclusi. Sono state ammesse 19 liste (con 9 candidati sindaco) per un totale di 424 candidati. Sono stati due, dunque, i candidati ricusati, entrambi del Movimento Cinque Stelle: Alessandra Sartori e Nicola Fajeti. Entrambi non hanno prodotto la dichiarazione di appartenenza linguistica. Fajeti è un giovane arrivato a Bolzano dall’Emilia per motivi di lavoro e studio. «Ho deciso di non dichiarare l'appartenenza linguistica perché non condivido la divisione perpetuata con la proporzionale etnica, poiché non è stata affiancata da politiche di integrazione linguistica, come il bilinguismo nelle scuole. La lingua è una frontiera e non una barriera, è una soglia attraverso cui si accede ad un altro sistema culturale». Alessandra Sartori è la classica mistilingue: padre italiano, madre tedesca. «Come cittadina italiana e austriaca posso essere candidata per le elezioni comunali sia oltre Brennero che nelle altre province italiane. Solo nella mia terra e nel mio Comune di residenza - Bolzano - questo diritto mi è negato. Perché?». Una domanda destinata, con ogni probabilità, a rimanere senza risposta.

Quote di genere. Ieri sono state ricusate anche due liste per i Consigli di Circoscrizione. Quella di Unitalia per Gries-San Quirino e quella di «Città nuova» con Duzzi a Oltrisarco. Ammesse, nei quartieri, 17 liste a Centro-Piani-Rencio e Don Bosco e 16 a Oltrisarco, Europa-Novacella e Gries-San Quirino. Marco Caruso di Unitalia spiega che si è trattato «di un errore, anche perché di donne ne avevamo diverse pronte a darsi da fare».

Preferenze. Si potranno esprimere, come spiega la commissione elettorale, fino a quattro preferenze per il consiglio comunale, mentre per i quartieri le preferenze saranno solamente tre.

«No» al voto disgiunto. Non si potrà, come più di un politico ieri mattina aveva ipotizzato, ricorrere al voto disgiunto. Ciò significa, in concreto, che non si potrà scegliere per un sindaco di uno schieramento (Spagnolli ad esempio) e votare per un’altra lista (Alto Adige nel cuore ad esempio). Il voto, in questo caso, sarà dichiarato nullo.

Si vota, dunque, tracciando una croce sul simbolo di lista e sul nome del candidato sindaco. Se si vota, per scelta, solo il candidato sindaco i voti non attribuibili a nessuna lista vengono ripartiti tra le liste collegate proporzionalmente al loro consenso. Se si vota, invece, solo la lista il voto va anche al sindaco.

Quando si vota. Le elezioni comunali si terranno domenica 10 maggio e si potrà votare dalle 7 alle 21. Se nessun candidato sindaco dovesse raggiungere il 50% più uno dei voti, l’eventuale ballottaggio si terrà domenica 24 maggio tra i due candidati che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze.

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