Cannabis, pazienti in rete per trovare le farmacie 

Malattie croniche. Il Cannabis Social Club raccoglie le informazioni sullo stato di fornitura  e indica ai cittadini dove possono trovare la preparazione prescritta evitando giri di telefonate


valeria frangipane


Bolzano. La cannabis medica non si trova. E quella che arriva - sempre con il contagocce - non si sa di che tipo è, dove viene recapitata e in quale quantità. É per questo che il Cannabis Social Club - presidente Peter Grünfelder, vice Stefano Balbo - lancia la campagna "Emergenza fornitura" che si rivolge a tutti i pazienti cannabici con ricetta: «Se avete difficoltà a trovare il farmaco, potete contattarci. Troveremo noi per voi la farmacia dove il prodotto è disponibile. Siamo a disposizione da lunedì a venerdì (9-13; 15.30–19) allo 0471 1817167».

In Alto Adige sono circa 200 i malati di Alzheimer, Parkinson, sclerosi multipla, fibromialgia, epilessia... ribelle ad altre terapie e ancora pazienti oncologici e neurologici con traumi cerebrali, fortissime emicranie, ictus ecc. che chiedono aiuto perchè faticano a trovare il medicinale e si vedono costretti ad un’infinità di telefonate per riuscire a capire dove è arrivato.

Uberto Cimatti - farmacista meranese, tra i maggiori preparatori di cannabis terapeutica dell’Alto Adige - dice che l’iniziativa dell’associazione è lodevole ma la strada è in salita perchè purtroppo la cannabis continua a non trovarsi. «Ne arrivano quantità ampiamente insufficienti perchè in Italia produzione e importazione (anche se il ministro Giulia Grillo ne ha raddoppiato il quantitativo) restano gravemente sottostimate. E così la fornitura è aleatoria, non programmabile, confusa. Ci sono pazienti che telefonano dal bresciano, dall’Emilia... il problema, autentica follia burocratica, resta gravissimo di fronte ad una necessità effettiva. E noi a dare sempre le stesse risposte “signora non so, non sono in grado di fare previsioni, ne ordino 1 kg ne arrivano 400 grammi”». Ed è per questo che l’associazione ha scelto di rendere la vita meno dura ai malati.

«Sì è vero - riprende Grünfelder - Abbiamo buone notizie per tutti i pazienti che hanno avuto difficoltà fino ad ora a trovare il medicinale prescritto. Tutte le farmacie che distribuiscono cannabis medica - attraverso Federfarma - lavorano insieme a noi. E così siamo in grado di raccogliere tutte le informazioni sullo stato di fornitura delle farmacie, per fornire ai pazienti la farmacia in cui la preparazione di cannabis è attualmente disponibile. Evitando a tutti giri a vuoto. Quindi se avete una prescrizione per la cannabis medica e avete difficoltà a trovarla, potete contattarci. Troveremo la farmacia dove il prodotto è disponibile. Forniteci anche in via anonima il vostro piano terapeutico o la quantità di cannabis che vi serve e che è mensilmente necessaria. Questo per capire il fabbisogno di cannabis nella nostra regione!».

In tutto l’Alto Adige sono una ventina i punti di riferimento per questo tipo di pazienti.

A Bolzano Peter Grünfelder elenca oltre alla farmacia dell’ospedale, la “Bonvicini” e ancora “Sant’ Anna”, “Perini” e “Don Bosco”.

La resistenza dei medici.

Tra i problemi che i pazienti devono superare esiste anche una certa resistenza di molti medici che non conoscono questa possibilità terapeutica o che si rifiutano di prescriverla in quanto stupefacente. A proposito il Cannabis Social Club sta pianificando alcune azioni e pubblicazioni proprio per attirare l'attenzione sullo stato che definiscono “deplorevole” della medicina a base di cannabis.

«Chi può presentare meglio la situazione precaria in cui si trova se non il paziente stesso? Vi prego quindi di contattarci - scrive Grünfelder ai soci del club - per meglio coordinare le nostre attività. Non abbiate paura, le vostre storie ed esperienze saranno pubblicate in forma anonima e solo con il vostro esplicito consenso. Ma ci servono per uscire allo scoperto, farci capire. Spiegare che dolori i nostri malati sono costretti a sopportare!».













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