BOLZANO. Vertice a tre, nel pomeriggio di ieri, fra Comune Provincia e Rete ferroviaria italiana riguardo all’Areale ferroviario di Bolzano e al suo futuro sviluppo: spostamento dei binari e messa a disposizione del pubblico e dei privati di un’area estesa, in pieno centro. Con circa due mesi di ritardo, non è dunque per una volta colpa dell’ente pubblico, gli advisor incaricati di fornire un quadro preciso del possibile sviluppo urbanistico-finanziario-economico nella giornata di ieri hanno relazionato sui risultati del loro studio, che sarà propedeutico alla preparazione del bando.

Sono molti i temi sul tappeto, e il progetto è terribilmente ampio e complesso. Fra un paio di settimane, come precisato ieri sera dal sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, verranno fornite ai media le prime linee guida pubbliche, ma il processo per la costruzione del bando sarà comunque molto lungo. Si spera di poterlo pubblicare all’inizio del 2017. Si vedrà, a quel punto, se ci saranno veramente offerenti interessati e chi, tra i privati, sarà disposto ad offrire di più (tra le ipotesi più gettonate fra gli addetti ai lavori, i fondi di investimenti internazionali).

Caramaschi tiene anche a sottolineare che, a differenza del Kaufhaus Benko, «qui a fornire le linee guida sarà però l’ente pubblico». Il Comune acquisterà delle aree, con l’intenzione di realizzare in primis una piscina e un centro per i linguaggi contemporanei. «Saremo noi e la Provincia a decidere le cubature, la destinazione, quante case, quanti alberghi». Poi Rfi dovrà risolvere dal punto di vista tecnico lo spostamento dei binari, presupposto principe dell’intera operazione.

La vera sfida, comunque, sarà un’altra, almeno per la vita cittadina. Si tratta della viabilità. «Dovremo trovare la quadra per non intasare le vie del centro cittadino. Questo sarà un cantiere di dimensioni ragguardevoli, che ovviamente avrà delle ripercussioni anche sulla viabilità cittadina». Niente a che vedere con quello della Kaufhaus di Benko, dove il cantiere dovrebbe intaccare “solamente” via Alto Adige e via Garibaldi. Con l’areale, l’area interessata, compresa quella stradale, sarà enormemente superiore. «Per la nostra città, la vera sfida da vincere sarà proprio questa del traffico durante il cantiere».©RIPRODUZIONE RISERVATA