Cantina di Gries, presto la demolizione 

Svuotati i magazzini, trasferiti i macchinari a San Maurizio. Tra due settimane l’area (8.000 mq) sarà consegnata a Benko



BOLZANO. Vecchia cantina adieu. Era già accaduto nei fatti: la vendemmia 2018 si sta infatti preparando non più lì ma dietro le vetrate e le vigne a gradoni di San Maurizio, poco lontano.

Ora lo sarà anche nella forma: in piazza Gries, tra un paio settimane, l'abbandono dei magazzini storici. «Faremo una festa», preannunciano nella nuova sede della Cantina Bolzano, tra le uve che stanno per affluire dalle colline di Santa Maddalena. Addio ai vecchi depositi tra la chiesa e l'inizio di via Vittorio Veneto in un angolo di città rimasto uguale negli anni.

.Perché lì, in quel quadrante da riqualificare, Bolzano cambia ancora. Finite le celebrazioni, e dunque dopo la metà di settembre, apre un cantiere che va a congiungersi con quello da poco iniziato al suo fianco. Perché, conclusa la vendita del terreno al gruppo Signa da parte dei 200 soci della cooperativa vitivinicola (per 17 milioni) si era concordata un'agenda: avvio della costruzione dei nuovi edifici dentro una porzione del terreno subito e, per quanto riguarda il lotto più grande, partenza appena trasferiti i macchinari e l'operatività nella cantina di San Maurizio, oggetto dell'investimento milionario da parte della Kellerei.

Il progetto benkiano prevede la costruzione complessiva di una decina di condomini con la disponibilità finale di 100-110 appartamenti di varie dimensioni.

I primi edifici sono già in costruzione in un'area di circa 2400 metri quadrati. È quella dove sorgevano i due campi da tennis che erano stati acquistati dalla Signa in una seconda trattativa con i proprietari. Gli altri immobili sorgeranno in un terreno di oltre 8.000 metri quadri che è quello proprio dei magazzini. Dunque, la porzione più estesa.

Fatti i conti e mettendo insieme l'area già "cantierizzata" a fianco di via Vittorio Veneto e quella che lo sarà a breve, fanno oltre 10.800 metri. Si conoscono già le tipologie degli edifici. Sono le varianti sostenibili del primo progetto Podrecca poi rielaborato dagli architetti del gruppo e manterranno una omogeneità architettonica complessiva, così da produrre alla fine una immagine coerente dal punto di vista urbanistico. Ma uno degli elementi caratterizzanti di questo nuovo quartiere nel quartiere, nasce dalle trattative intercorse tra la Signa e il Comune.

Quest'ultimo aveva posto una serie di cornici costruttive inserendo, all'interno della trama progettuale, l'obbligatorietà di rendere "pubblico" il passaggio tra gli edifici. In sostanza: il nuovo mini-quartiere all'interno dell'area della cantina non sarà un'enclave, un terreno privato chiuso, ma un verde fruibile dai bolzanini.

È stato previsto in particolare un passaggio ciclabile che congiunge piazza Gries con l'inizio di via Vittorio Veneto, oltreché una serie di aree a giardino per compensare gli effetti della nuova cubatura.

«Si tratta di una novità importante - tengono a precisare gli architetti - perché consentirà di bypassare quella strettoia, certamente pericolosa per bici e pedoni, subito dopo la rotonda di piazza Gries per immettersi in via Vittorio Veneto». Chi va a piedi o sulle due ruote, quindi i componenti più “deboli” del sistema traffico, potranno evitare di farsi sfiorare dai bus o dalle moto risalendo o scendendo la via, ma vi si potranno immettere quando questa si allarga, superato quello scoglio finale. È stato, questo passaggio, decisivo per sbloccare la trattativa non tanto con i rappresentanti della cantina, quanto col consiglio comunale e i suoi delegati tecnici.

I vertici della Cantina Bolzano avevano solo preteso, ottenendolo, che la Signa iniziasse la costruzione degli edifici solo nell'area del tennis, riservandosi di farlo anche in quella dei magazzini solo una volta avvenuto il trasferimento di tutti gli uffici e dei macchinari di lavorazione.

Cosa che è avvenuta nel pieno dell'estate, concludendosi qualche settimana fa. Ora via alle celebrazioni. Ci sarà una festa, i discorsi e si ascolterà la soddisfazione della cooperativa di aver raggiunto l'obiettivo nuova sede («aumenterà la qualità del prodotto e diventeremo un luogo contemporaneo da visitare» ha detto il presidente Michael Bradlwarter) dopo almeno vent'anni trascorsi provandoci.

E Gries avrà un nuovo quartiere abitativo. (p.ca.)

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