Cantina di Laimburg, cade l’ultimo "tempio" di Durnwalder

È stata un simbolo del potere “feudale” dell’ex presidente. La nuova giunta pone regole e trasparenza per l’utilizzo



BOLZANO. Ricevimenti istituzionali - nel 2007 tanto per citarne qualcuno con l’allora premier Romano Prodi e nel 2011 con il presidente della repubblica Giorgio Napolitano - feste grandi e piccole, manifestazioni: la cantina di Laimburg, un gioiellino incastonato nella roccia, è stato sempre il simbolo del potere dell’ex presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder. Questo però appartiene al passato, il nuovo governatore Arno Kompatscher ha deciso che bisogna voltare pagina anche sull’uso da parte delle istituzioni pubbliche della cantina. Un segnale chiaro che sottolinea una rottura radicale con lo stile - da molti giudicato “feudale” - del suo predecessore.lALALA

Terminata nel 1990 e ampliata nel 2004, all’interno c’è una sala di 300 metri quadrati dove l’ex presidente riceveva gli ospiti importanti: un colpo ad effetto, spesso alla fine di giornate piene di incontri con uomini di Stato italiani e stranieri. Incontri istituzionali dunque, ma non solo.

Nella documentazione allegata agli atti della richiesta di rinvio a giudizio di Durnwalder da parte della Procura della Repubblica sull’uso dei fondi riservati ricorre spesso, tra le tante voci, anche “ricevimento Laimburg”: 100, 150, 200 euro alla volta, per coprire le spese. Insomma, un uso disinvolto della struttura che ora il nuovo governatore vuole “stroncare”.

Nell’ultima riunione, la giunta provinciale ha deciso che è arrivato il momento di cambiare drasticamente.

«Non vogliamo più - spiega senza giri di parole l’assessore all’agricoltura Arnold Schuler - che Laimburg sia, per così dire, “la cantina del presidente”. Come è stato finora. Vogliamo invece che possa essere utilizzata da tutti. Sulle modalità d’uso ci sono già delle regole, ma in una delle prossime sedute decideremo se c’è bisogno di apportare delle modifiche. Pubblicizzeremo i criteri in modo che ci sia massima trasparenza ».

Ma cosa cambierà rispetto ad oggi: che se uno vuole potrà affittare la cantina per un matrimonio, un compleanno, una festa per la fine della scuola o la riunione di un’associazione?

«Nulla di tutto questo: è nostra intenzione - assicura Schuler - far sì che resti una sala di rappresentanza. Ma sobria. Quindi la giunta provinciale in quanto tale continuerà ad utilizzarla in occasione di eventi istituzionali, ma non per incontri del presidente. Inoltre verrà usata principalmente dal Centro di sperimentazione di Laimburg per tutti gli eventi legati al vino».

E la popolazione in che misura potrà utilizzarla?

«Faccio un esempio: potrà chiederla un’associazione - per esempio un coro - che voglia andare a Laimbug fare una visita e poi fermarsi a degustare i vini».

Costo dell’affitto?

«Nulla non vogliamo farci i soldi. Pagheranno solo le spese delle consumazioni».

(a.m)

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