Festività

Capodanno, a Bolzano una pioggia di botti nonostante l’ordinanza

Città illuminata da fuochi d’artificio e petardi. Andriollo: «L’ordinanza così non ha alcun senso. In piazza fino a 2mila persone». C’è chi ha protestato per i controlli ai 4 varchi d’entrata e perché non sono stati ammessi i cani. Ramoser: «Necessario per la sicurezza di tutti»


Valeria Frangipane


bolzano. La pioggia non ce l'ha fatta a rovinare il Capodanno dei bolzanini. In piazza Vittoria - come fa sapere il Comune - ci sono state, tra vai e vieni, fino a 1500/2000 persone, arrivate in gran parte dopo le 23. A mezzanotte la città è stata illuminata quasi a giorno da fuochi d'artificio e petardi. Ampiamente disattesa l'ordinanza comunale che li vietava (in base alla legge provinciale), annunciando multe dai 100 euro in su per i trasgressori.

L'assessore Juri Andriollo che insieme alla collega Johanna Ramoser ha pensato l'iniziativa è soddisfatto «un evento scoppiettante nonostante l'acqua ma è chiaro che il provvedimento antibotti va ripensato». In che senso? «Dopo quello che abbiamo visto e sentito un riflessione va fatta. Inutile vietare se poi diventa difficile se non quasi impossibile controllare. O se ne vieta la vendita o ogni ordinanza risulta del tutto inutile». Lo stesso Fabrizio Piras - comandante della Polizia municipale ammette: «Nessuna sanzione per i botti anche se è vero sono stati molti. Denunciata una persona in stato di ebbrezza che non ha fornito le generalità». Il sindaco Renzo Caramaschi allarga le braccia: «Applichiamo la legge provinciale che vieta i botti, se poi però è possibile acquistarli non possiamo fare nulla». Andriollo e Ramoser parlano di manifestazione ben riuscita e apprezzata. «Abbiamo alzato l'asticella, Bolzano se lo merita. Bravi gli organizzatori con spettacoli professionali, musica e intrattenimento di livello per tutte le età. Piazza Vittoria ha dimostrato di funzionare bene. Ho visto anche in corso Libertà locali aperti, questa per me resta la location ideale anche per il futuro. Da rifare».

Controlli severi ai quattro varchi.

I controlli severi ai quattro varchi hanno funzionato bene. «Non ci sono state risse. L'avevamo promesso alla cittadinanza». Gli assessori spiegano che sono stati messi in campo 36 addetti della Sts Service oltre alle forze dell'ordine che hanno presidiato l'evento. Non "passavano" superalcolici, bottiglie di vetro e petardi. Ma c'è anche si è lamentato per essere stato perquisito "mi hanno chiesto anche di aprire la borsa". Andriollo ribatte che in piazza c'erano famiglie e bimbi e che non si poteva scherzare: «Siamo stati prudenti. Evitate le risse, non potevamo permettercelo».

I cani lasciati fuori.

E c'è chi ha protestato perchè i cani non sono stati fatti entrare in piazza. «Gli organizzatori li hanno lasciati fuori - ci scrive Stella Tonazza. Lontano dal palco c'era il portico dove un cane con museruola non avrebbe arrecato nessun disturbo. Mi sono rivolta persino alle forze dell'ordine in servizio per avere chiarimenti, ma ho avuto solo un rifiuto, vorrei capire perchè è successo». Risponde Ramoser: «Ho anche io un cane, ma tra botti e petardi, e se ne sono sentiti parecchi, ho ritenuto corretto lasciarlo a casa. L'ho fatto per lui, non per me. E ho fatto bene. Si sarebbe spaventato a morte».













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