IL CASO

Caramaschi balla coi lupi: rifiutata la petizione 

Il sindaco ha rispedito a Schuler i moduli: «Non spetta alla Provincia promuovere iniziative di questo tipo. È un animale fantastico, va tutelato non ammazzato»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Il lupo? Non è una minaccia ma una ricchezza da tutelare, se la sua presenza sul territorio rimane entro certi limiti. Per questo ho detto no alla petizione, promossa dall’assessore Arnold Schuler, inviataci perché raccogliessimo le firme in segreteria. Non credo che la via istituzionale scelta in questa circostanza, sia la più corretta. A mio avviso spetta alle associazioni e non alla Provincia promuovere simili iniziative».

Sull’endorsement del sindaco Renzo Caramaschi a favore del lupo e contro la petizione, potrebbe finire l’idillio tra Comune e Provincia, o meglio tra il primo cittadino del capoluogo e il presidente della giunta provinciale Arno Kompatscher, che ha già annunciato che firmerà il documento.

La petizione contro il lupo lanciata da Schuler - che si può firmare online, nei Comuni altoatesini che hanno aderito o nelle stazioni del Corpo forestale- è da giorni al centro di vivaci polemiche con il fronte ambientalista. E non solo.

È stata pensata come strumento di pressione su Roma e Bruxelles e chiede che “sul piano europeo si adottino immediatamente le necessarie misure per abbassare il livello di tutela del lupo; sul piano nazionale, che si adottino immediatamente le necessarie misure per rendere possibile il prelievo controllato del lupo in Alto Adige, in armonia con le direttive europee”.

Le motivazioni: la difesa delle aziende agricole di montagna e degli alpeggi, importanti oltre che per l’agricoltura anche per il paesaggio ed il turismo, “minacciati dal velocissimo incremento della popolazione di lupo in Italia e nella vicina Svizzera che genera sempre più conflitti tra i lupi e gli animali d’allevamento, ma anche tra lupo e uomo”.

La petizione di Schuler ha già superato le 23.600 mila firme solo a livello online; quella lanciata qualche giorno dopo, su Change.org dall’associazione animalista Lac Trentino Alto Adige, ne ha già raccolte oltre 17.200. Moltissime, se si pensa alla scarsa visibilità dell’ iniziativa confrontandola con la corazzata politico-mediatica schierata dalla Provincia di Bolzano.

Caramaschi oltre che dire no alla petizione di Schuler, ieri in occasione della conferenza stampa, ha tessuto le lodi del lupo.

«È un animale fantastico - ha detto il sindaco, grande appassionato di escursioni in alta quota -: in tutti i miei giri in particolare in Valle Aurina, l’ho visto solo una volta e ne sono rimasto affascinato. E lo stesso era capitato a Vicky, la femmina di Samoiedo che per anni mi ha accompagnato in montagna. Il cane, che impazziva quando sentiva il fischio delle marmotte, era rimasta ferma immobile quando, dietro un albero, aveva intravisto il lupo».

Secondo il sindaco, non ci sarebbe bisogno di particolari misure di riduzione di questi predatori per difendere i greggi, basterebbero una buona recinzioni e un cane addestrato alla guardia.

«Comunque sono convinto che alla fine si troverà il modo di far convivere il lupo con gli alpeggi. Almeno me lo auguro, perché - lo ripeto - è un animale splendido».













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