lido chiuso per pioggia

Caramaschi: «Bisogna aprire la piscina coperta»

BOLZANO. “Lido chiuso per maltempo". Ieri mattina, in realtà non pioveva, c'era qualche sprazzo di sole tanto che davanti all'impianto di viale Trieste qualcuno sperava di entrare comunque a fare una...



BOLZANO. “Lido chiuso per maltempo". Ieri mattina, in realtà non pioveva, c'era qualche sprazzo di sole tanto che davanti all'impianto di viale Trieste qualcuno sperava di entrare comunque a fare una nuotata. Ma è rimasto deluso e, dopo aver letto il cartello, è tornato a casa, non senza aver chiamato prima il nostro giornale per lamentarsi della chiusura nonostante l'assenza di pioggia.

Da metà maggio, quando la piscina coperta ha chiuso - nonostante la vasca sia in fuzione per consentire a Tania Cagnotto di allenarsi in vista dei Giochi di Rio - le giornate buone si contano sulle dita di una mano. Risultato: mentre in centri come Merano e Bressanone si può nuotare negli impianti coperti, a Bolzano, città-capoluogo di 100 mila abitanti, non c'è nulla per gli appassionati del nuoto, per coloro che non possono permettersi la vacanza - che comunque non dura mai più di un paio di settimane - oltre che per chi a nuotare ci va più per esigenze di carattere medico-sanitarie che per piacere.

Ma vista l'instabilità del tempo che ormai non è un'eccezione bensì una costante degli ultimi anni - i meteorologi dicono che dovrebbe stabilizzarsi da domani, non c’è però alcuna certezza al riguardo - non è arrivato il momento, anche a Bolzano, di studiare la possibilità - adottata per un paio d'anni in passato e poi accantonata - di aprire, in situazioni come quella di ieri, la piscina coperta?

Magari, prendendo in considerazione anche l'ipotesi di mantenere in estate il turno del mattino dalle 6.45 alle 8 per tutti coloro che lavorano e quindi non possono permettersi di andare al lido che apre alle 9.30.

Ovvio che questo comporterebbe un aumento dei costi, perché significa tenere in funzione lido e piscina coperta, ma un impianto natatorio svolge un ruolo particolarmente importante, visto che il nuoto - a differenza degli altri sport - può essere praticato a tutte le età e con costi accessibili a chiunque.

Per questo una riflessione da parte dei nuovi amministratori comunali va fatta, perché non è possibile che il lido venga gestito come trent’anni fa, senza tener conto del fatto che nel frattempo sono cambiate le esigenze della popolazione: le donne lavorano praticamente tutte, la città non si vuota mai, una nuotata è per molti l’unica occasione di fare movimento e per gli anziani anche di uscire e socializzare.

Tra le promesse fatte in campagna elettorale dal nuovo sindaco Renzo Caramaschi c’è una piscina nel quartiere Firmian. Il rischio è che, come già accaduto, tutto si esaurisca in un grande dibattito sulla location migliore. Ma in attesa di un nuovo impianto, c’è davvero la volontà di affrontare il tema piscine utilizzando meglio l’esistente, seppur - lo ripetiamo - con qualche costo in più?

La disponibilità da parte della nuova amministrazione, almeno a parole, c’è sia da parte del sindaco Caramaschi che dell’assessore al patrimonio Sandro Repetto e di Angelo Gennaccaro, assessore allo sport che rappresenta anche il pianeta giovani: «Dobbiamo ovviamente affrontare la questione con gli uffici, ma l’obiettivo è tenere aperta, la prossima stagione estiva, anche la piscina coperta. Vedremo in che modo, c’è comunque la volontà di venire incontro alle esigenze della popolazione che, in effetti, sono cambiate rispetto al passato».(a.m)













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