Caramaschi: da gennaio via l’addizionale Irpef

Il sindaco risponde alle richieste degli imprenditori: «La Zona industriale resterà destinata solo alle aziende, miglioreremo la viabilità. L’aeroporto? Una risorsa»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Non è stato un terzo grado: di più. Da una parte Renzo Caramaschi (e Christoph Baur), dall'altra Assoimprenditori. Cioè l'economia. Che vuole tornare al centro del progetto-Bolzano. Non più di lato. Dove lamenta di essere stata relegata. E il sindaco ha risposto.

Alla Thun, con davanti idealmente il documento degli industriali che gli era stato sottoposto come un "gobbo" televisivo: "Bolzano 2016-2020". Tra i sì più attesi detti da Caramaschi: l'addizionale comunale Irpef? Stop dal 1 gennaio; e poi via alla tangenziale: vertice tra una settimana con Mussner per avviare il progetto; ancora, sì a un possibile rilancio dell'aeroporto come motore industriale e di sviluppo nonostante il referendum che ha bocciato il piano Kompatscher; bene l' alleggerimento della burocrazia; piano di abbellimento urbano per Bolzano sud, la porta della città. E no allo sviluppo abitativo della Zona ma diversificazione del produttivo.

Le imprese chiedono che Bolzano si adegui agli altri Comuni non applicando l'addizionale Irpef...

E io rispondo che dal primo gennaio non ci sarà più.

Altra richiesta, le tariffe rifiuti commisurate a quelli effettivamente prodotti. Si può?

Lo faremo. Poi bisognerà vedere chi ci perderà e chi ci guadagnerà, anche tra le aziende, passando dal criterio della superficie a quello del rifiuto prodotto. Ma va bene.

Un nodo è quello della Zona. Per Assoimprenditori è centrale e va preservata nel suo nucleo esclusivamente produttivo.

Mi sembra una buona strada. Lo sviluppo e l'occupazione per Bolzano passano di lì.

Ma allora addio alla "mixitè", quel misto tra insediamenti produttivi e abitativi tanto caro alle giunte precedenti...

Ci sono dei parametri legati alle distanze che sono maggiori in Zona rispetto al centro. Fare alloggi vorrebbe dire bruciare terreni. Non so se è la strada giusta. Certo ci sono degli angoli di Zona che possono essere rivisti ma nel complesso direi che gli imprenditori hanno ragione.

Dicono che la porta sud di Bolzano, intorno alla Fiera, è brutta, va riqualificata. È possibile?

È nella mia agenda. Ho incontrato studenti e architetti Eurac l'altro giorno: hanno un progetto bellissimo che con pochi soldi darà un'immagine straordinaria a quella parte di città. Ora stringiamo sui tempi.

La Zona è un ingorgo continu , soprattutto in alcune ore. Tutto si blocca e anche il lavoro.. Nel documento si dice: viabilità da rifare. Si rifà?

Tra pochi giorni vedo Mussner. Con lui definiamo gli ultimi dettagli della circonvallazione. Si parte da Bolzano sud con un grande parcheggio che filtri le auto, poi la galleria per la Ss12 e poi la curva verso Sarentino .

Già detta tante volte...

Ma ora siamo alla stretta. I soldi ci sono, Kompatscher si è impegnato. Con Mussner parliamo di ultimi particolari, poi via.

Il trasporto pubblico potrebbe essere rilanciato e dare respiro al traffico prima di avviare il progetto circonvallazione...

Non è facile fare più corse di bus se le auto sono in coda. Per questo insisto sul tram. E' un'idea che sta facendosi strada. Sto insistendo in Provincia. Non molliamo la presa. Perchè sarebbe una grande alternativa possibile.

E l'aeroporto? Dopo il referendum il mondo economico si dice non disposto a perdere una infrastruttura che giudica strategica. Il documento Assoimprenditori ne parla nero su bianco. Li aiuterà?

Quanto mi è possibile. Ho detto sì all'aeroporto in tempi non sospetti e insisto. Va rispettato l'esito del referendum e dunque niente denaro pubblico. Ma la pista è importante industrialmente e economicamente non solo per il turismo. Dunque va fatto ogni sforzo per non abbandonare la struttura e per rilanciarla magari favorendo investimenti privati.

La burocrazia è una palla al piede, scrivono.

Va alleggerita, concordo. E va resa più trasparente. Ma non dico nulla di nuovo. Era nel mio programma, dunque, non faccio altro che andare avanti.

Misure concrete?

Due concretissime. La prima è la nomina di un city manager. Voglio che Zeppa faccia quello che facevo io nello stesso ruolo: che lavori.

E la seconda?

Informatizzazione spinta. A tutti i livelli municipali. Tra poco ho un incontro proprio in questa prospettiva: la smart city Bolzano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità