Caramaschi mette «in punizione» Baur

Il sindaco vieta al vice di partecipare alla conferenza stampa dopo la giunta: «Sull’Areale ferroviario parlo solo io»


di Antonella Mattioli


BOLZANO. «Finalmente oggi - ha assicurato il sindaco - in giunta ci siamo chiariti: tutti d’accordo che il 2017 sarà l’anno decisivo per la riqualificazione dell’areale ferroviario». Sull’obiettivo dunque l’intesa con i partner di giunta c’è; ma è sulle modalità di raggiungimento che le posizioni di sindaco e vice, nonché responsabile dell’urbanistica, restano distanti.

Motivo? Il sindaco vuole che l’operazione sia a costo zero per il Comune, in quanto dovrà essere il privato che vincerà la gara, ad accollarsi anche la spesa dello spostamento dei binari (circa 250 milioni di euro), condizione indispensabile per ottenere le aree; per Baur invece, dovrebbe essere l’ente pubblico, ovvero la Provincia, a finanziare l’operazione, per vendere poi a lotti i terreni, in modo da consentire anche agli investitori locali di essere della partita.

Al termine della riunione di giunta, Caramaschi deve ammettere: «Non sono riuscito a convincerlo. Per questo ho detto a Baur che se ha delle idee concrete per quanto riguarda diverse modalità di finanziamento, ben vengano. Resto però convinto che la strada imboccata sia comunque quella corretta e in un certo senso obbligata, ma senza perdere tempo, se ci sono delle alternative, vengano presentate e saranno valutate».

Il 2017 si apre dunque all’insegna del gelo nei rapporti tra Caramaschi e Baur. Tanto che il vicesindaco, ieri pomeriggio, contrariamente a quanto fa di consueto, non ha partecipato alla conferenza stampa. E il sindaco, che non ha nelle proprie corde l’arte della diplomazia, ha detto chiaramente: «Sono stato io a chiedergli di non venire: in questi giorni ha parlato lui, adesso parlo io».

Il mega-progetto. Il livello dello scontro in atto è alto, perché in ballo c’è un’operazione da un miliardo di euro di investimenti che ha come obiettivo la riqualificazione, nell’arco di 10-20 anni, dell’areale ferroviario. Che significa recuperare 30 ettari di territorio, a due passi da piazza Walther, attraverso lo spostamento dei binari e della stazione. Al loro posto sorgerà un nuovo quartiere. Il progetto, firmato da Boris Podrecca e selezionato tra le proposte di 142 studi di livello europeo, prevede la costruzione di 1500 alloggi, oltre a negozi, uffici, hotel, garage sotterraneo, piscina olimpionica e centro culturale. Il primo ad avere l’idea è stato negli anni ’90, l’allora assessore all’urbanistica Silvano Bassetti. Nel 2006 è stata costituita la società Arbo, a metà tra Comune e Provincia, che ha la regia dell’operazione. Adesso però, che dopo anni di discussione si intravede la luce, in quanto a breve si dovrebbe firmare l’accordo di programma tra Comune, Provincia e Ferrovie, è arrivato l’altolà del vicesindaco.

Il sindaco. Nonostante le tensioni, Caramaschi è più che mai deciso ad andare avanti. Non a gennaio, come previsto un po’ troppo ottimisticamente in un primo tempo, ma a giugno - dopo aver fatto i passaggi in giunta, commissioni consiliari, consiglio comunale - intende firmare l’accordo di programma che conterrà tutte le prescrizioni che il vincitore dovrà seguire, quindi verrà bandita una gara a livello internazionale. «L’ho detto e lo ripeto - ci ha tenuto a precisare Caramaschi - il Comune non spende neppure un euro in quest’operazione, men che meno centinaia di milioni per lo spostamento dei binari. Se il vicesindaco però riesce a convincere la Provincia a pagare, ne parleremo».

Il vicesindaco. Ed è su questo che Baur è deciso a lavorare: «La giunta mi ha dato il via libera per trovare finanziamenti alternativi. Inoltre ritengo che dare in mano ad un unico investitore un’operazione di questa portata sia sbagliato. Meglio frazionare i trenta ettari in più lotti: significa più imprenditori, più idee. Il rischio lì è anche quello di creare un quartiere dormitorio». Ipotesi che secondo il sindaco non esiste: »Dormitorio è Casanova, non sicuramente l’areale Fs dove oltre agli alloggi ci saranno uffici, negozi, piscina e centro culturale».













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