L'EMERGENZA

Caramaschi mostra una foto di assembramento a Fiè, le regole vanno rispettate ovunque

Il sindaco: "Non vorrei che ci si limtasse a guardare unicamente la città di Bolzano. La fase 2 in ogni caso non deve essere scambiata con la fase 3" 



BOLZANO. Il sindaco di Bolzano Caramaschi, parlando dell'appello rivolto dall'assessore provinciale Thomas Widmann ad intervenire con tutte le misure necessarie per evitare i troppi assembramenti che a suo dire si sarebbero verificati in città, ha detto di comprendere il senso di responsabilità che ha spinto l'assessore ad esprimersi in tal senso. "Ma - ha aggiunto Caramaschi - non vorrei ci si limitasse a guardare solo la città di Bolzano".

Il sindaco ha mostrato a titolo di esempio una foto scattata al lago di Fiè. "E' stato così dapperttutto ieri (domenica); a Caldaro, a Monticolo, a Fiè. L'impegno del comune di Bolzano è stato e sarà massimo per salvaguardare con le varie misure e disposizioni,  la salute dei cittadini. Deve essere chiaro però, che nessuno si diverte a comprimere la gente a casa o a limitarne le libertà individuali. Dopodomani ci sarà un nuovo incontro del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza pubblica e torneremo a parlare anche di questo tema. Aggiungo di aver fatto monitorare dalla Polizia Municipale la situazione. Abbiamo raccolto materiale e quindi potremo intervenire".

Il sindaco ha citato poi alcuni dati: "Dall'inizio dell'emergenza sanitaria sono stati fatti dalla sola Polizia Municipale di Bolzano ben 16.000 controlli con 800 sanzioni per violazioni delle disposizioni sul Coronavirus.  Non abbiamo però un esercito di vigili tale da poterci consentire di controllare costantemente tutti i 108.000 cittadini di Bolzano. E' una questione di comprensione e intelligenza. Sottolineo che la  fase 2, non va scambiata per la fase 3. Siamo in un periodo di convalescenza, di ripresa in libertà vigilata. Se da un lato devo dire che non possiamo permetterci di allentare troppo la presa, dall'altro va riconosciuto che i bolzanini, nella stragrande maggioranza dei casi, si stanno comportando bene, indossando la mascherina, rispettando il distanziamento fisico, evitando gli assembramenti. Poi c'è una componente, parliamo di 2-300 persone che evidentemente non ha capito la gravità della situazione o non la vuol capire. Sul totale di 108.000 abitanti è una percentuale minima. Bisogna comunque procedere tutti con un senso collettivo di responsabilità. Credo perciò che ciascuno, nel proprio ruolo, debba fare il suo al meglio e tutti insieme, son convinto, ne usciremo" . 













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