Cardiopatico e diabetico: in coda 4 ore per l’insulina 

Marino Paoli, 80 anni, in vacanza ad Appiano: «Ho dimenticato a casa il farmaco La Guardia medica non mi ha fatto la ricetta. Poi l’attesa al Pronto soccorso»



BOLZANO. «Mi piace l’Alto Adige, mi piace tanto. Peccato rispetti le regole, non il paziente». Marino Paoli, 80 anni, cardiopatico e diabetico, in vacanza ad Appiano, ricorderà a lungo la giornata di ieri che l’ha visto 4 ore in coda - tra Guardia medica di Appiano e Pronto soccorso del San Maurizio - per conquistare una ricetta con la quale è riuscito ad andare in farmacia per avere gratuitamente l’insulina come previsto dal Servizio sanitario nazionale.

«Vivo a Roma e da 40 anni vengo in vacanza in Alto Adige - racconta -. Venerdì, come sono sceso dal treno, mi sono reso conto che mi ero dimenticato a casa l’insulina. Ne avevo con me solo poche unità. Così ieri come mi sono alzato sono andato subito al Distretto di Appiano per chiedere se per piacere il medico mi faceva la ricetta. Ho trovato personale poco cortese, che mi ha fatto mille difficoltà, che mi ha subito spiegato che dovevo pagare 40 euro e che alla fine non è riuscito a darmi nulla perchè “i codici non funzionavano”».

A quel punto - in tarda mattinata - l’ottantenne che resta a mani vuote - decide di andare al Pronto soccorso dell’ospedale. «Ho preso il bus e mi sono messo in coda. Era poco prima di mezzogiorno. Ho spiegato al personale che sono diabetico e cardiopatico e che mi serviva solo la ricetta per l’insulina ma mi hanno messo in attesa col codice blu, diciotto persone prima di me. Ho detto e ridetto che mi bastava la ricetta per un farmaco salvavita che dovevo prendere per mangiare anche perchè avevo fame ma niente da fare. Le regole sono regole. Non voglio privilegi, non voglio saltar code però chiedo che si applichi la logica del buonsenso».

Paoli insiste vuole la sua ricetta «iniziavo a sentirmi male... ero a digiuno da ore» ma niente da fare. «Ad un certo punto mi è stato anche suggerito di prendere un taxi ed andare in via Galilei alla Guardia medica». Le ore passano, da mezzogiorno si arriva a poco prima delle 16. «Mi sono alzato ed ho detto a chiare lettere che rischiavo l’attacco ipoglicemico e allora mi hanno mandato alla stanza 4 dove un medico mi ha prescritto immediatamente l’insulina. Non c’è stato alcun problema di codice, questione sollevata invece al Distretto di Appiano».

Con la ricetta in mano, poco prima delle 16, Marino Paoli conquista finalmente una farmacia, paga il ticket di 1 euro, prende l’insulina e torna in hotel a mangiare. «Ho compiuto gli 80 anni a gennaio. Sono nato in Fiume, ho vissuto 6 anni a Laives, poi mi sono trasferito a Roma dove mi sono sposato ed ho lavorato. Da allora ogni anno almeno un paio di volte vengo a Bolzano e dintorni. Ho sempre apprezzato la correttezza, la cortesia e la serietà bolzanina oltre alle bellezze naturali. Provo disappunto nel vedere altri aspetti di efficienza senza anima».

 













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