Carezza, due nuove seggiovie E un collegamento con Moena

Quest’estate si rifà la «Tschein». Nel 2015 nuovo impianto da malga Moser alla baita Masaré Eisath: «Presentato un progetto da 33 milioni di euro per unire la val di Fassa al passo Costalunga»


di Davide Pasquali


CAREZZA. La crisi economica non uccide l’entusiasmo degli impiantisti di Carezza, anzi: ritenuta buona la partenza del nuovo collegamento da Nova Levante a malga Frommer inaugurato a dicembre 2013; quest’estate ci sarà la totale demo-ricostruzione della seggiovia Tschein, che verrà allungata e passerà da tre a sei posti; fra 2015 e 2016 si costruirà inoltre una nuova seggiovia quadriposto da malga Moser alla baita Masaré. Ma l’obiettivo degli obiettivi è il collegamento da Moena e Soraga al passo Costalunga, con tre cabinovie da 10 posti, da sfruttare pure l’estate.

«Ci aspettavamo 100-110 mila passaggi, ne abbiamo raggiunti 90 mila. C’era tanta neve, quest’inverno, ma il tempo nei weekend è stato così così; quindi siamo ben soddisfatti. Riapriamo il 29 maggio, si chiude il 19 ottobre». A parlare è Egon Seehauser, presidente della Kabinenbahn Welschnofen - Kareresee: 180 residenti di Nova Levante si sono associati per rilanciare il paese in crisi ecnomico-turistica; hanno demolito l’obsoleto impianto Laurin I da Nova Levante a malga Frommer, trasformandolo in una cabinovia ad ammorsamento automatico, con partenza direttamente dal centro del paese e arrivo direttamente alla malga Frommer.

Ora la palla passa all’altra società impiantistica, la Latemar Carezza, e al suo patron Georg Eisath. Dopo la cabinovia dalla base del Paolina al passo Costalunga, realizzata nel 2008/09 con il contestuale rifacimento dei datati impianti ai piedi del Latemar, ora si guarda avanti. Venerdì è stata bandita una gara d’appalto europea - necessaria per ottenere il finanziamento provinciale - per quanto riguarda la parte elettro-meccanica del nuovo impianto Tschein. Dalla vecchia e lenta seggiovia triposto anni Ottanta si passerà a una seggiovia esaposto senza carenatura ad ammorsamento automatico. La partenza verrà spostata a valle dell’attuale, alla base dello skilift Moseralm. L’arrivo sarà invece spostato più in alto di 200 metri. «Il costo totale dell’opera è di poco superiore ai 6 milioni di euro». Ma non ci si fermerà qui. «Fra uno o due anni, ancora non abbiamo deciso, realizzeremo una nuova seggiovia da quattro posti dalla malga Moser fino alla baita Masaré». Con un solo balzo si eviterà di servirsi dei vecchi lenti e scomodi skilift Franzin e Rosengarten.

E poi c’è Moena. «Abbiamo presentato il project financing alla Provincia di Trento: quasi 33 milioni di euro. Una cabinovia da Soraga, un’altra da Moena, entrambe con arrivo a Dos Budon. Da lì, una terza cabinovia raggiungerà il passo Costalunga. A parte il ripristino di un campo scuola a Dos Budon, niente nuove piste. Si potrà raggiungere Carezza senza auto, specie in estate. Abbiamo commissionato uno studio: sarebbe uno degli impianti più interessanti delle Dolomiti, sul tipo di quello da Siusi per l’Alpe. Trasporterà anche bici, carrozzine...»

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