Carispa vende il palazzo alla Fondazione

La storica sede di piazza Walther della banca ceduta per quasi 40 milioni. No all’offerta di Benko



BOLZANO. Grande operazione immobiliare natalizia per la Cassa di Risparmio di Bolzano.

Il palazzo di piazza Walther, simbolo della Sparkasse, è stato venduto dalla banca alla Fondazione Cassa di risparmio. Il bene resta quindi «in casa» e sono andate a vuoto due offerte arrivate da privati.

Tra i concorrenti in lizza ci sarebbe stato anche l’imprenditore austriaco René Benko, impegnato sul fronte del Pru di via Alto Adige e in altre operazioni immobiliari di peso in città. L’imponente palazzo faceva gola all’immobiliarista.

La Fondazione ha acquistato il palazzo dalla Sparim Spa, l’immobiliare del Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano, per una cifra tra i 35 e i 40 milioni, che non viene resa nota nel comunicato stampa firmato da Gerhard Brandstätter, presidente della Cassa di Risparmio, e Karl Franz Pichler, presidente della fondazione. L’operazione di riordino immobiliare ha visto la scorsa settimana la firma del preliminare di compravendita. La chiusura è prevista per il 2016.

«L'operazione rientra nelle linee guida del piano di dismissione dei beni immobiliari non strumentali da parte della banca ed è coerente rispetto ai trend del sistema bancario. La Fondazione, azionista di maggioranza della banca, ha deciso di procedere all'acquisto, dopo che la Cassa di Risparmio aveva in corso di esame le valutazioni di manifestazioni di interesse promosse da altri operatori immobiliari. Questa operazione permetterà alla Fondazione di procedere ad una diversificazione nel settore immobiliare dei propri investimenti. L’immobile, in ogni caso, rappresenta uno dei simboli della città e della storia della Cassa di Risparmio», si legge nel comunicato con firma congiunta.

«Siamo convinti di avere fatto un'ottima scelta. L'immobile è il più importante e prestigioso edificio di Bolzano e ci consentirà di avere una remunerazione dell'investimento superiore a quella offerta oggi dagli strumenti finanziari», commenta Pichler.

Brandstätter come presidente della Casa di Risparmio precisa: «La banca prosegue nel proprio piano di sviluppo, ed in linea con quanto già fatto da altre primarie banche a livello nazionale, dismette un immobile non interamente strumentale. Continueremo ad occupare gli spazi della filiale e consentiremo alla Fondazione di valorizzare a proprio uso il resto dell'edificio, come avrebbero potuto fare gli altri soggetti con i quali erano in corso altre negoziazioni preliminari». Il palazzo verrà ulteriormente valorizzato dai lavori di ristrutturazione, che hanno permesso di ricavare un nuovo piano.

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