Cartelli, Durnwalder alza il prezzo

Incontro con Fitto, si tratta ancora sulle frazioni: «Accordo vicino»


Francesca Gonzato


BOLZANO. Si tratta ancora sui cartelli di montagna. Sul tavolo restano 200 nomi contestati da Durnwalder, sui 1526 su cui la commissione paritetica di tecnici aveva lavorato, trovando un accordo su quali dovrebbero essere bilingui e quali conservare solo la denominazione storica in tedesco. L'incontro di ieri a Roma tra il ministro Fitto e il presidente provinciale Luis Durnwalder sembra avere accorciato le distanze. La trattativa è sulle località. Su quale soglia fissare il bilinguismo.  All'incontro hanno partecipato anche il commissario del governo Fulvio Testi e Siegfried Brugger: una novità, l'invito di Durnwalder al deputato Svp, dopo le contestate trattative gestite in solitaria. L'impressione è che Durnwalder otterrà meno di quanto chiesto e che però qualcosa otterrà: l'ipotesi del presidente provinciale era di indicare con la sola denominazione tedesca le località al di sotto dei 60-100 abitanti. Richiesta troppo alta per il ministero, che però sarebbe disposto a ragionare attorno a questo punto, l'obbligo o meno di bilinguismo nelle località.  Durnwalder e Fitto intendono chiudere nel giro di qualche settimana. Durnwalder: «Speriamo entro la fine di ottobre».  Aggiunge Brugger: «Se si trova una buona soluzione, siamo a buon punto anche per la legge sulla toponomastica e avremo tolto ogni alibi alle parti estreme sui temi etnici. L'ha detto anche Fitto durante la riunione». Va ricordato che Durnwalder ha riaperto la trattativa bocciando il lavoro della commissione paritetica su cui avevano posto la firma gli esperti provinciali Rainer, Willeit e Valentin. L'accordo riserverà altre sorprese, non solo su località e frazioni. Non vengono mai citate, ma dal bilinguismo dei cartelli sono destinate a sparire molte cime di montagna.  LA TRATTATIVA. Dal ministero è arrivato ieri un comunicato di poche righe di totale vaghezza. Più generosa nell'indicare i termini della trattativa è la nota provinciale. Il protocollo d'intesa Fitto-Durnwalder prevede il bilinguismo garantito per «i Comuni e le località». E' su questo che Durnwalder intende aprire un varco. C'è una lista di 200 nomi, spiega il presidente, su cui ragionare, «in gran parte singole frazioni che saranno oggetto di una più attenta valutazione». Va verificato «se si tratta di singoli masi, di gruppi di masi sparsi oppure di un insediamento abitativo definito, che si configurerebbe come località e richiederebbe la segnaletica bilingue».  LO SCONTRO. Non si tratta di sottigliezze, protesta Alessandro Urzì (Fli): «Si afferma che non può essere riconosciuto il diritto automatico a denominazioni bilingui per tutte le realtà abitate. Autentica follia. Non può essere il governo a cancellare grappoli di toponimi italiani, perdipiù nell'anno dei festeggiamenti per i 150 anni dell'Unità d'Italia». In italiano, poi, «località» non indica solo i luoghi abitati.  IL CAI. L'associazione ha protestato nella lettera al presidente Napolitano per una trattativa gestita «privatamente tra un ministro e un presidente provinciale». Quella lettera è stata spedita per conoscenza anche a Fitto, oltre che al premier Berlusconi e al ministro Maroni. «Non ci fermeremo», anticipa il presidente Giuseppe Broggi.  GLI ALTRI ARGOMENTI. Durnwalder e Fitto hanno discusso anche del Fas, il fondo per le aree sottoutilizzate: entro l'anno la Provincia avrà 74 milioni per interventi nella protezione civile, bacini montani e foreste. Sulle norme di attuazione in sospeso, Fitto ha spiegato che servono ancora chiarimenti dei ministeri sulla prova di conoscenza della terminologia giuridica in italiano e tedesco nei concorsi di uditore giudiziario. Sulla gestione del Parco dello Stelvio, dove la norma è ferma dal presidente Napolitano, si legge, «verrà condotto un ulteriore tentativo con la Lombardia alla ricerca di una soluzione condivisa. In caso contrario, si profila l'eventualità che sia il ministero a subentrare alla Regione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità