Casa Ipes, ascensore rotto «Prigionieri da un mese»

Anziani ed invalidi sono bloccati nei loro alloggi di via Palermo dal 26 ottobre Lunga trafila per i preventivi: «Ma non sappiamo ancora quando sarà a posto»


di Alan Conti


BOLZANO. Lo scorso 26 ottobre, alle 6 di mattina, un bocchettone della pompa anti-incendio al quarto piano del giroscale del condominio al civico 83 di via Palermo è esploso. Una cascata d’acqua ha invaso gli spazi comuni ed è stato l’inizio di un lungo calvario per gli inquilini. L’acqua ha danneggiato la porta dell’appartamento della famiglia Morello e messo fuori uso motore, argano e bottoniere dell’ascensore prodotto dalla ditta Kone. Da allora è fuori servizio: venti giorni di grande difficoltà per chi abita ai piani più alti. Tra loro anche anziani e persone con difficoltà motorie. «È davvero una situazione complicata - spiega Francesco Calò - perché mia moglie Lia deve portare un busto e scendere dalle scale è molto difficoltoso». «Con grande fatica sarò uscita di casa un paio di volte - conferma la donna - e non è bello sentirsi prigionieri». Gundi Waldner, dal canto suo, cammina con un tutore alla gamba destra. «Rimango in attesa della riparazione per tornare a sentirmi libera». Tra le più attive nel pretendere chiarezza c’è Antonella Guarneri che sul proprio profilo Facebook ha pubblicato le immagini dell’incidente con il bocchettone. «Vediamo andare e venire in continuazione tecnici che stilano preventivi eppure non è cambiato nulla da venti giorni». Gabriele Galante, esponente di Unitalia, segue la vicenda con il consigliere comunale Marco Caruso: «Chiediamo ai responsabili di fare subito chiarezza».

L’immobile è di proprietà dell’Ipes ma in questo caso le responsabilità dell’Istituto sarebbero nulle (o quasi). Il condominio, infatti, è amministrato dallo studio di Tiziano e Matteo Pedrazzoli e sono loro a ripercorrere le tappe della vicenda. «Il giorno dopo l’incidente, ben gestito dai pompieri di Bolzano, abbiamo preso contatto con la Kone per un preventivo di riparazione. Ci è stata prospettata una spesa di 10 mila euro per l’argano e 6 mila euro per la bottoniera per un totale di 16 mila euro. Quando ci troviamo di fronte a cifre simili chiediamo sempre altri preventivi. In questo caso quattro. A quel punto abbiamo portato tutto all’Ipes che ci ha autorizzato a procedere con Kone il 10 novembre».

E poi? Cosa è successo in questi giorni? «Bella domanda. Come studio abbiamo invitato Kone l’11 novembre ad affiggere nella bacheca condominiale un comunicato con la data di inizio dei lavori. Ci hanno risposto che lo faranno quando avranno una data per il lavoro. Tocca a loro adesso».

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