Casanova, in arrivo altre 300 persone

Saranno consegnati 96 alloggi. Ma i residenti: "Qui mancano ancora i servizi"



BOLZANO. Tutto come da programma. Tre giorni ancora e l’Ipes consegna altri 96 alloggi a Casanova che, tradotto in soldoni, significa almeno 300 persone che andranno ad abitare un quartiere che - protestano i residenti - «resta senza servizi e senza parcheggi in superficie».
 Il rione costruito ex novo oltre via Resia - un colosso pensato per rispondere alle esigenze dell’edilizia agevolata - resta un enorme contenitore da 900 appartamenti e basta. Il dettaglio degli alloggi ne vede 450 costruiti in coop e 450 dell’Ipes, ultimati solo in parte, più altri 100 che sorgeranno nell’ormai famoso lotto C (che resta uno sterrato). Chi già ci abita non ha dubbi: «Troppe case nel nulla, siamo qui da quattro anni e non vediamo l’ombra di un negozio, di un bar, di un supermercato. Siamo senza l’asilo, senza lo straccio di una farmacia. Ci hanno promesso di tutto vediamo solo enormi cattedrali nel deserto». E adesso arrivano altre case. La vice presidente della circoscrizione Helen Ellecosta è sempre stata più che chiara ed ha lanciato una serie infinita di appelli al Comune caduti nel nulla: «Avanti subito con i servizi non possiamo aspettare ancora». Il famigerato lotto C, riveduto e corretto per dare spazio ad altre cento case, è ancora un miraggio: una montagna di terra ferma con le reti arancioni che si sfilacciano al vento aspettando il via dello scavo. Gli inquilini, seduti sulle panchine, non lesinano proteste: «Qui manca tutto, usciamo in auto anche per andare a prendere pane e latte e la questione è talmente in alto mare che non si vede ancora nemmeno la fine del tunnel». E ancora: «Dopo anni di attesa l’unica vera novità sono i quattro banchi del mercato settimanale». Francesca Gigliotti parla di «quartiere invisibile, lontano dagli occhi e dal cuore dell’amministrazione, su queste strade non ci passi per sbaglio, ci devi venire apposta e se il Comune non si decide a mettere dei rallentatori in via Rasmo prima o poi ci scappa il morto». Tolto l’edificio già consegnato nei mesi scorsi - con i suoi 81 alloggi - gli altri undici condomìni Ipes - per un totale di 380 appartamenti e 590 posti auto - sono ormai praticamente pronti e saranno consegnati entro la fine dell’anno. Il lotto EA2 - che contiene i 96 appartamenti che saranno consegnati mercoledì - conta in tutto 136 alloggi grandi circa sugli 80 metri quadri, disposti su quattro edifici. I posti auto sono 215. Ricordiamo come l’Ipes abbia deciso di non realizzare più box auto chiusi: troppi problemi con gli inquilini, che li trasformavano in magazzini o peggio. E poi, con gli open space, si eliminano le grane normative sull’aerazione. I posti sono numerati e ci sono gli archetti antisosta chiusi a chiave. Ci sono i posti singoli, ma l’80% sono doppi, in fila uno dietro l’altro. Perché edilizia sociale o meno, la maggior parte delle famiglie oggi ha due auto.
 













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