BOLZANO. Ormai li hanno ribattezzati i “fascisti del terzo millennio in camicia hawaiana”. Dopo la marcetta (nera) e la camicia (nera) dell’esordio in consiglio comunale, i tre consiglieri di CasaPound, Andrea Bonazza Sandro Trigolo e Maurizio Puglisi Ghizzi hanno optato per un abbigliamento (si fa per dire) più soft: camicie a fiori stile Magnum PI, e astensione sulla giunta. Sedotti da Caramaschi. Il sindaco - nella sua replica “show” prima del voto (un capolavoro che ha raso al suolo persino i grillini) - ha ricordato di essere figlio di un usciere, di essere nato e cresciuto in piazza Matteotti, e di essersi fatto “un mazzo così” per farsi una posizione. Forse Bonazza e camerati hanno capito di non essere gli unici ad avere l’«esclusiva» sui quartieri. Tant’è che al momento del voto sono usciti dall’aula (l’astensione vera e propria non era prevista dal regolamento), togliendo di fatto - insieme a Benussi - 4 voti al fronte del centrodestra. Che è andato in frantumi. Secca la replica di CasaPound alle accuse di Lega e Uniti per Bolzano: «Stiamo ridendo di quello che dovrebbe essere il cosiddetto centrodestra. Ricordiamo al fantomatico centrodestra che non abbiamo mai chiesto di farne parte, così come lo stesso, per compiacere all'Svp, ha sempre ribadito di non volerci. Dato che questi personaggi hanno addirittura parlato di regie oscure, ricordiamo che a differenza loro CasaPound non ha né padrini ne padroni e si sente libera di pensare ed agire in ogni contesto. C'è anche qualche fantasioso politologo che ha parlato di poltrone per Cpi... sì, esattamente, sono quelle da lanciare in testa a chi continua a sparare simili fesserie. L'unica nostra richiesta è stata fatta ai consiglieri di opposizione e riguarda la presidenza delle circoscrizioni, in cui noi abbiamo proposto dei tandem. Ci è stato risposto che CasaPound è scomoda e che non si può vincere... Ecco, l'altra sera abbiamo colto il loro suggerimento».