Case comunali in vendita: la giunta si spacca

Svp e Pd sono propensi a cederne alcune per gli alti costi di manutenzione.Critico Gallo: «I casi sociali sono sempre di più: privarsene adesso non ha senso»


di Massimiliano Bona


BOLZANO. «Non farò le barricate per la cessione di una manciata di alloggi comunali, specie per quelli nei condomini in cui il Comune è in minoranza, ma prima di venderne anche solo uno chiedo formalmente che venga elaborata una strategia complessiva.

I casi sociali, complice la crisi, sono aumentati e l’amministrazione ha il dovere di dare delle risposte immediate, anche temporanee, a chi viene sfrattato o alle giovani coppie che faticano ad entrare nelle graduatorie Ipes»: l’assessore Luigi Gallo risponde così ai colleghi di giunta che hanno manifestato a più riprese il desiderio di vendere o «svendere» in alcuni casi i gioielli di famiglia.

A spingere in tal senso nell’esecutivo è soprattutto il vicesindaco Klaus Ladinser, che ritiene eccessivi i costi di manutenzione straordinaria (30-40 mila euro per risanare ogni alloggio) necessari per sistemare appartamenti degli anni Cinquanta e Sessanta quando si rende necessaria una riassegnazione.

Ma anche l’assessore all’urbanistica Chiara Pasquali è più o meno sulla stessa lunghezza d’onda. «Per le proprietà isolate - ha dichiarato ieri all’Alto Adige - stiamo valutando di dare la possibilità agli inquilini di acquistare gli immobili e in subordine vorremmo metterli sul mercato. L’obiettivo, per il medio lungo periodo, è quello di razionalizzare». I malumori nell’esecutivo stanno crescendo anche perchè recentemente la giunta ha stanziato circa 1 milione di euro per risanare gli appartamenti più obsoleti, in modo tale da poterli consegnare in buono stato ai nuovi inquilini.

«Mi rifiuto di pensare - sottolinea l’assessore Gallo - che i miei colleghi di giunta pensino di poterli vendere con l’obiettivo di fare cassa. Gli introiti, infatti, sarebbero davvero modesti. Tra l’altro la gestione ordinaria, a differenza di quanto si possa pensare, è in pareggio. Il Comune non sta perdendo quattrini e quindi non ritengo ci debba essere tutta questa fretta per disfarsi degli appartamenti. Quindici anni fa, con Mauro Bertoldi assessore, è già stata fatta un’operazione di questo tipo». Gallo ritiene che si possano mantenere graduatorie distinte tra alloggi Ipes e alloggi comunali. «Il Comune dovrebbe caratterizzarsi per una maggiore flessibilità, andando incontro a situazioni particolari e urgenze segnalate dai servizi sociali». In via Aslago il Comune ha in programma un intervento di demolizione e ricostruzione. «Però - precisa Gallo - riusciremo a ricavare un maggior numero alloggi».

Quando fa cenno alla necessità di elaborare una strategia complessiva Gallo fa riferimento ad un piano per il medio-lungo periodo da stilare con il contributo dell’Assb. «Dobbiamo capire qual è il trend, qual è il bisogno reale». Ma dove si trovano gli alloggi comunali sfitti? Secondo una mappa elaborata dal grillino Filippi 15 si trovano in via Asllago ai civici 19-21-23-25-27-29-31-33 e 35, altri 19 in via Claudia Augusta (ai civici 24-26-32 -85-87-89-105), 11 in via Parma (ai civici da 63 a 75), 7 lungo la Passeggiata dei Castani, 6 in via Similuan. Altre unità immobiliari isolate si trovano in piazza Verdi, viale Trento, via Vintola, via Bersaglio, via della Roggia, viale Europa, via Fratelli Bronzetti e via Isarco.

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