Case comunali in vendita: la giunta si spacca
Svp e Pd sono propensi a cederne alcune per gli alti costi di manutenzione.Critico Gallo: «I casi sociali sono sempre di più: privarsene adesso non ha senso»
BOLZANO. «Non farò le barricate per la cessione di una manciata di alloggi comunali, specie per quelli nei condomini in cui il Comune è in minoranza, ma prima di venderne anche solo uno chiedo formalmente che venga elaborata una strategia complessiva.
I casi sociali, complice la crisi, sono aumentati e l’amministrazione ha il dovere di dare delle risposte immediate, anche temporanee, a chi viene sfrattato o alle giovani coppie che faticano ad entrare nelle graduatorie Ipes»: l’assessore Luigi Gallo risponde così ai colleghi di giunta che hanno manifestato a più riprese il desiderio di vendere o «svendere» in alcuni casi i gioielli di famiglia.
A spingere in tal senso nell’esecutivo è soprattutto il vicesindaco Klaus Ladinser, che ritiene eccessivi i costi di manutenzione straordinaria (30-40 mila euro per risanare ogni alloggio) necessari per sistemare appartamenti degli anni Cinquanta e Sessanta quando si rende necessaria una riassegnazione.
Ma anche l’assessore all’urbanistica Chiara Pasquali è più o meno sulla stessa lunghezza d’onda. «Per le proprietà isolate - ha dichiarato ieri all’Alto Adige - stiamo valutando di dare la possibilità agli inquilini di acquistare gli immobili e in subordine vorremmo metterli sul mercato. L’obiettivo, per il medio lungo periodo, è quello di razionalizzare». I malumori nell’esecutivo stanno crescendo anche perchè recentemente la giunta ha stanziato circa 1 milione di euro per risanare gli appartamenti più obsoleti, in modo tale da poterli consegnare in buono stato ai nuovi inquilini.
«Mi rifiuto di pensare - sottolinea l’assessore Gallo - che i miei colleghi di giunta pensino di poterli vendere con l’obiettivo di fare cassa. Gli introiti, infatti, sarebbero davvero modesti. Tra l’altro la gestione ordinaria, a differenza di quanto si possa pensare, è in pareggio. Il Comune non sta perdendo quattrini e quindi non ritengo ci debba essere tutta questa fretta per disfarsi degli appartamenti. Quindici anni fa, con Mauro Bertoldi assessore, è già stata fatta un’operazione di questo tipo». Gallo ritiene che si possano mantenere graduatorie distinte tra alloggi Ipes e alloggi comunali. «Il Comune dovrebbe caratterizzarsi per una maggiore flessibilità, andando incontro a situazioni particolari e urgenze segnalate dai servizi sociali». In via Aslago il Comune ha in programma un intervento di demolizione e ricostruzione. «Però - precisa Gallo - riusciremo a ricavare un maggior numero alloggi».
Quando fa cenno alla necessità di elaborare una strategia complessiva Gallo fa riferimento ad un piano per il medio-lungo periodo da stilare con il contributo dell’Assb. «Dobbiamo capire qual è il trend, qual è il bisogno reale». Ma dove si trovano gli alloggi comunali sfitti? Secondo una mappa elaborata dal grillino Filippi 15 si trovano in via Asllago ai civici 19-21-23-25-27-29-31-33 e 35, altri 19 in via Claudia Augusta (ai civici 24-26-32 -85-87-89-105), 11 in via Parma (ai civici da 63 a 75), 7 lungo la Passeggiata dei Castani, 6 in via Similuan. Altre unità immobiliari isolate si trovano in piazza Verdi, viale Trento, via Vintola, via Bersaglio, via della Roggia, viale Europa, via Fratelli Bronzetti e via Isarco.
©RIPRODUZIONE RISERVATA