Case Ipes al buio, «non c’è sicurezza»

I residenti: in cortile niente luci, cancello del garage rotto da anni. Interrogazione di Artioli. L’Ipes: risolveremo in 15 giorni


di Davide Pasquali


BOLZANO. Gli inquilini delle cosiddette case inglesi di via Genova, dopo aver avuto tanta pazienza, ieri non ce l’hanno più fatta ad attendere interventi troppe volte promessi e mai eseguiti, e così sono scesi in piazza, sostenuti dal consigliere provinciale Elena Artioli (Team Autonomie). Perché a loro detta, l’Ipes, da mesi, in alcuni casi da anni, non cura la manutenzione straordinaria di alloggi e parti comuni e, in alcuni casi, addirittura quella ordinaria. Tanti piccoli e grandi disagi, fra i quali due primeggiano perché mettono a repentaglio anche la sicurezza dei residenti: dal civico 58 al civico 70, di notte, e quindi in inverno anche per una buona metà del pomeriggio, manca totalmente l’illuminazione: niente luce in cortile, niente luce nei vialetti, niente luce sulla scalinata, niente luce sulla rampa per disabili e passeggini, niente luce nemmeno davanti all’entrata per auto e scooter. E poi, il garage interrato rimane sempre aperto, anche di notte, perché il cancello automatico è rotto. Mica da ieri, sono due lunghi anni. Problemi non da poco, in una zona della città che di notte non è delle più tranquille e nella quale di recente si sono verificati furti, atti di vandalismo e quant’altro.

A seguito di un sopralluogo, effettuato il 2 settembre scorso, il consigliere Artioli ha presentato una interrogazione urgente all’assessore provinciale all’edilizia sociale, per tentare di dare una smossa ai tecnici dell’Ipes. I quali, a seguito di un colloquio telefonico con il braccio destro di Artioli, Claudio Degasperi, ieri mattina hanno rassicurato: nel giro di due settimane risolveranno i problemi più gravi, poi penseranno anche al resto.

Ma gli inquilini Ipes di via Genova, alcuni dei quali raccontano di pagare oltre 800 euro di affitto al mese, più 100-120 euro di spese mensili, dopo anni di reclami a destra e a manca stentano a crederci.

E, in effetti, se si visitano le case inglesi, si rimane quantomeno perplessi. «L’ultimo intervento di manutenzione straordinaria - spiega Elena Artioli - è stato effettuato una quindicina di anni fa».

Gli interventi urgenti da eseguire sono numerosi. Li elenca Degasperi: l’illuminazione dell’area comune fra i civici 58 e 70 attualmente non funziona. Non funzionano nemmeno le luci notturne di emergenza nell’area del garage. Si dovrebbe verificare il funzionamento del sensore esterno ed eventualmente lo si dovrebbe riparare. Lungo la scalinata di accesso all’area comune da via Genova sarebbero urgentemente da rifare gli scalini, in parte mancanti o comunque in pessime condizioni. Poi, c’è l’interno 2 del civico 70: al pianterreno c’è un alloggio, che sarebbe inabitato da circa un anno. Nel giardino ormai c’è l’Amazzonia, perché nessuno taglia l’erba, le siepi ecc. Sempre al civico 70, poco più avanti dell’interno 2, mancano le piastrelle, che dovranno essere ripristinate. E manca la manutenzione del verde esterno, tanto che i condomini pare abbiano dovuto assoldare un giardiniere extra, a loro spese, per ridare un minimo di dignità al cortile. Poi, il lato aperto della scalinata del passaggio condominiale non è dotato di copertura anti pioggia. Bisognerebbe poi ripristinare le fasce antiscivolo. Eccetera eccetera eccetera.

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