A Bolzano il ceto medio deve ripiegare su alloggi più economici. Ecco i dati del 1º semestre 2011

Case, la crisi non fa calare i prezzi

De Chiusole (Agenzie immobiliari): «Qui i contratti sono trasparenti»


Fabio Zamboni


BOLZANO. La crisi? Almeno qui, non ha ancora colpito direttamente il settore immobiliare, ma potrebbe farlo a breve. I prezzi, malgrado questo, non scendono. Quello che è cambiato, in questo settore, è la domanda del ceto medio, ridimensionata nella qualità delle case che ora può permettersi, più che nella quantità degli alloggi richiesti sul mercato. È, in sintesi, ciò che emerge da una "esplorazione" del settore assieme a un vero esperto: Fausto De Chiusole della Federazione agenti immobiliari professionali. Dopo aver pubblicato i dati dell'Agenzia dei Territorio che fotografano la situazione immobiliare italiana nel 2009, abbiamo cercato cifre più recenti relative a Bolzano. De Chiusole contesta anzitutto il poco invidiabile primato di Bolzano: «Non mi pare che i prezzi delle case qui siano i più cari d'Italia. Se andiamo a vedere la situazione di Roma, ci sono quartieri non così prestigiosi come Prati dove gli alloggi costano anche il triplo rispetto ai nostri. E comunque la differenza non va fatta fra Bolzano e il resto d'Italia ma fra chi paga le tasse e chi no: l'Osservatorio immobiliare fornisce i dati dei contratti ufficiali. Se a Bolzano abbiamo un'incidenza del "nero" irrisoria, al Sud è il contrario, quindi le cifre ufficiali sono semplicemente fasulle». E la crisi come ha inciso sui prezzi, rispetto al 2009? «I costruttori acquistano i terreni tre anni prima, quindi quello che si costruisce oggi è stato acquistato a prezzo ante-crisi. Sugli edifici già esistenti non mi pare che sia cambiato granché». Ma qualcuno l'avverte, questa crisi, o no? «Certo: il ceto medio. Non è che non compera più, ma ridimensiona il tipo di richiesta, ha mire meno ambiziose». E l'offerta? «L'offerta c'è. Qualcosa si muove. Del resto ci sono tante di quelle agenzie...» Troppe? «Beh, diciamo che c'è stata una specie di vacatio legis: per fare il mediatore una volta bisognava fare corso ed esame alla Camera di Commercio, poi per anni si è liberalizzato per cui bastava avere un diploma. E lì c'è stato un boom. In provincia di Bolzano ci sono più di quattrocento mediatori...». Ed è vero che c'è domanda da parte di investitori di fuori provincia? «Assolutamente no. Fra l'altro sarebbe comunque difficile, per via della legge provinciale "ex Benedikter" che riserva ai residenti il 50 per cento degli alloggi a Bolzano e il 70 nei paesi». Per quanto riguarda i prezzi relativi al primo semestre 2011, si va dai top price di Gries (da 4800 a 6900 euro al metro quadrato) alla notevole forbice del Centro storico (3900- 5300), ai prezzi più abbordabili di Via Resia-Don Bosco (2600- 3300) e Oltrisarco (2800- 3600).













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