BOLZANO. Non solo abitazioni, non solo attività produttive: la riforma urbanistica studiata dalla giunta provinciale lancia, tra le altre, la novità delle «zone miste e multifunzionali». A Bolzano c’è curiosità e attesa per il disegno di legge su territorio e paesaggio, presentato dall’assessore Richard Theiner nella veste ancora di bozza. Il sindaco Renzo Caramaschi commenta così la svolta sulle zone miste: «Novità interessante. Potrà risolvere alcuni problemi, sollevati da tempo, e invitare a soluzioni nuove». Quali problemi? «Beh, gli artigiani lamentano la rigidità della normativa che impone loro di lasciare le abitazioni annesse alla attività, quando vanno in pensione. Non è un problema da poco per una famiglia. E poi certo, dobbiamo studiare bene gli scenari che si possono aprire in città». Nelle zone miste potranno convivere abitazioni (in misura prevalente) e attività economiche, «compatibili con i luoghi di abitazione, ad esempio attività di servizio, commercio al dettaglio, esercizi pubblici e alberghieri, aziende artigiane con livelli contenuti di emissioni», spiega Theiner. Anticipa Claudio Corrarati (presidente Cna): «Immagino un doppio scenario interessante, legato alle zone miste. Mi auguro che la legge consenta sia il recupero a fini residenziali di alcune porzioni abbandonate della zona produttiva di Bolzano, sia l’inserimento di piccole attività artigianali nei quartieri, che si sono svuotati di servizi».

Altra svolta della bozza presentata da Theiner è il prezzo calmierato delle abitazioni per residenti, previsto per almeno il 30 per cento delle nuove aree edificabili. I Comuni potranno fissare un prezzo massimo di cessione o affitto per gli alloggi da costruire su tali aree «riservate». Le imprese edili potranno costruire, rispettando però il prezzo calmierato fissato dai Comuni. Caramaschi promuove l’idea, ma premette: «È importante riuscire ad abbassare i prezzi delle case a Bolzano. Sono molto curioso di capire come verrà attuato il principio del prezzo calmierato, se verranno istituite graduatorie in base al reddito». Il disegno di legge specifica che «la legge sull’edilizia abitativa disciplina la determinazione del prezzo e le condizioni per l’occupazione delle abitazioni a prezzo calmierato». In generale, Caramaschi promuove la riforma: «È una legge moderna, con alcuni aspetti da verificare. Con il vicesindaco Baur avevamo presentato alcune proposte, che ritroviamo nel testo. Bene, ad esempio, la nuova commissione edilizia, che verrà costituita da esperti scelti dagli albi. Mi sembra la garanzia per decisioni prese con trasparenza e libertà da pressioni. Molto bene la cancellazione dell’articolo 55 quinquies con la procedura seguita per il progetto Benko. Come chiesto, si torna a progetti di riqualificazione pubblico-privato con un ruolo centrale del Comune». Le nuove aree edificabili di qualsiasi genere, altra novità, dovranno essere contigue a aree edificabili esistenti, per evitare la dispersione edilizia. Il Consorzio dei Comuni ha partecipato ai gruppi di lavoro in Provincia, ma il presidente Andreas Schatzer anticipa alcuni punti in sospeso: «Ogni consiglio comunale stabilirà con proprio regolamento quale tipo di progetto andrà discusso dalla commissione edilizia e quali progetti saranno di competenza del sindaco e dell’assessore competente. In questi casi sarà importante poter istituire un piccolo gruppo di appoggio, con un tecnico comunale e un architetto. È tutto da valutare anche lo scenario sulle aree a prezzo calmierato».

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