BOLZANO. Ci ambientano i film di Hollywood e del cinema italiano, è lo scenario di romanzi d'autore ed è frequentato dalle star. Il casinò di Venezia non è un casinò come gli altri. Dal primo di aprile sarà affidato al bolzanino Eros Ganzina. Per lui si tratta comprensibilmente del coronamento di un sogno. «Per me è come la chiusura di un cerchio – le parole del 45enne – perché proprio vent'anni fa sono andato via da Bolzano per tentare l'esperienza da croupier a Londra. Poi sono arrivate le esperienze di Zurigo e Portomaso». Ha maturato così un curriculum importante che gli ha consentito di prevalere in una rosa di trenta candidati. Un po' a sorpresa.

«Ho avuto notizia del bando qualche tempo fa e ho inviato la mia candidatura senza grandi aspettative. È stata una gioia».

Venezia, insomma, è nel suo cuore. «Sono molto legato a questo luogo. La mia famiglia ha anche origini venete. Finalmente, dopo tanti anni, posso rientrare in Italia». La nomina di Ganzina è stata appoggiata con forza anche dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e dal presidente del cda del casinò Maurizio Salvalaio. «Sono contento di avercela fatta attraverso un bando pubblico e con il loro appoggio. Lavorerò in stretta sinergia con il cda». Un posto prestigioso, ma con responsabilità delicate. Il casinò, infatti, non naviga in acque calmissime considerando che negli ultimi cinque anni gli incassi si sono praticamente dimezzati. Ganzina ha buoni contatti internazionali (ha portato il famoso European Poker Tour proprio a Malta) e questa potrebbe essere una carta importante da giocare. «Ci aspetta un percorso tortuoso, ma le prospettive per fare bene ci sono». (a.c.)

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