Caso Agrimport, è battaglia tra consulenti sui marchi
BOLZANO. I marchi commerciali di cui la ditta Agrimport di Bolzano venne spogliata prima del fallimento avrebbero avuto un valore di almeno 400 mila euro. E’ questa la valutazione portata in aula...
BOLZANO. I marchi commerciali di cui la ditta Agrimport di Bolzano venne spogliata prima del fallimento avrebbero avuto un valore di almeno 400 mila euro. E’ questa la valutazione portata in aula davanti al giudice dell’udienza preliminare Andrea Pappalardo, dai periti d’ufficio che si sono avvalsi anche della preziosa collaborazione di alcuni funzionari del Ministero dell’agricoltura. Complessivamente l'inchiesta sul fallimento «Agrimport spa» (con un buco finanziario di 5 milioni di euro) ha trascinato davanti al giudice penale due ex soci (Marco Endrizzi e Matteo Sordi), l'amministratrice dell'epoca (Patrizia De Angelis) e l'avvocato Giuseppe Avolio, legale di fiducia della società per diversi anni. Sono tutti accusati di concorso in bancarotta fraudolenta. La società fallì il 30 aprile 2012 dopo un periodo piuttosto prolungato di sofferenza finanziaria. Particolarmente delicata, anche sotto il profilo deontologico, la posizione dell'avvocato Avolio. Il professionista è sostanzialmente accusato di aver approfittato della situazione mettendo in piedi una nuova società (la «Orius srl») assieme ad un ex dipendente (Matteo Sordi) che aveva rilevato per appena 5 mila euro la proprietà di 58 marchi commerciali e 10 registrazioni di prodotti chimici per l'agricoltura (valore stimato dai periti d’ufficio in almeno 400 mila euro). A favorire l'operazione (considerata il cuore della presunta frode alla base del fallimento) sarebbe stata l'allora amministratrice Patrizia De Angelis. L’altro giorno in udienza alcuni consulenti della difesa hanno contestato la valutazione dei periti che ora il giudice ha deciso di risentire. il processo, dunque, si sta ulteriormente complicando. Solo dopo i chiarimenti necessari in sede peritale, il giudice Andrea Pappalardo prenderà comunque una decisione in merito alla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura. (ma.be.)
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