Caso Hilber, gli amanti restano in cella

Il giudice germanico ha ritenuto il quadro probatorio pesante. Tanja Burger ed il suo nuovo compagno rischiano l’ergastolo


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Tanja Burger (36 anni di Merano) ed il suo amante restano in carcere. Il giudice delle indagini preliminari germanico ha confermato il teorema d’accusa messo a punto dagli investigatori dopo tre settimane di indagini serrate effettuate in Austria, Germania e Italia. La pista del movente passionale è risultata ben presto la più credibile anche perchè il racconto fatto dalla moglie alla Kriminalpolizei tedesca sul fantomatico «Sandro»non è mai stato considerato credibile. Ieri il primo interrogatorio davanti al giudice è durato poco meno di un’ora. I due indagati sono stati sentiti separatamente. Qualche ammissione sarebbe emerse ma per il momento gli inquirenti tedeschi non hanno voluto far trapelare nulla. Un unico particolare è stato confermato dall’ufficio stampa della magistratura: i due indagati saranno risentiti molto probabilmente all’inizio della prossima settimana. Una circostanza che lascia intendere che qualcosa è emerso nel corso dell’audizione di ieri al termine della quale il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere a tempo indeterminato. La posizione dei due indagati è molto pesante. L’accusa è di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione. E’ un’imputazione da ergastolo ed il rigore della magistratura tedesca sembra lasciare pochi spazi di manovra alla difesa.

La pianificazione. Per la Procura tedesca non sembrano esserci dubbi sul piano di morte che i due amanti avrebbero messo a punto con estrema determinazione e lucidità. La fine riservata all’altoatesino Peter Hilber è stata crudele. L’uomo sarebbe stato in un primo tempo semi narcotizzato, poi ucciso a colpi di pietre e bastonate, quindi gettato nel dirupo nei pressi della cittadina di Spiss, sul versante austriaco del passo Resia. Secondo l’anatomopatologo di Innsbruck che ha effettuato l’autopsia, quando fu gettato nel dirupo pietroso (ove venne ritrovato) Peter Hilber era probabilmente ancora in vita. L’uomo sarebbe rimasto per qualche ora in stato comatoso prima di spirare dopo essere stato massacrato di botte.

L’autopsia. L’esame autoptico sulla salma avrebbe fornito importanti elementi d’accusa. Nel sangue della vittima sarebbero state rinvenute tracce di una sostanza utilizzata dalla coppia di amanti per pianificare con maggiore facilità l’omicidio.

Non c’è ancora certezza sul tipo di sostanza in questione. Potrebbe trattarsi del residuo di alcune dosi di veleno somministrato a Peter Hilber ovviamente a sua insaputa. Ma potrebbe anche essere la prova che la vittima venne narcotizzata prima di essere portata al patibolo, senza avere possibilità di tentare un’ultima disperata difesa.

E’ probabile che nelle prossime ore questi elementi di accusa vengano delineati in maniera più chiara.

Il piano. Già oggi , però, il quadro probatorio sembra essere piuttosto chiaro. La sostanza rinvenuta nel sangue di Peter Hilber è una prova schiacciante riguardo la premeditazione dell’omicidio. La Procura tedesca ritiene molto probabile che i due amanti abbiano pianificato nei minimi particolari il delitto, contando sul fatto che ben difficilmente la vittima avrebbe potuto essere ritrovata in tempi brevi. Il dirupo ove il corpo di Hilber è stato gettato è molto profondo. Probabilmente non sarebbe stato trovato in tempi così rapidi se non fosse scoppiato accidentalmente un incendio boschiovo provocato dall’abbattimento del palo di una linea elettrica da parte di un orso. Uno «scherzo» del destino che ovviamente i due amanti mai avrebbero potuto prevedere.

L’interrogatorio. Secondo alcune indiscrezioni Tanja Burger ed il suo amante avrebbero fornito al giudice una versione dei fatti non perfettamente corrispondente. E’ probabile che i giudici tedeschi vogliano risentire i due indagati a breve prioprio per verificare eventuali cambio di «strategia processuale», sempre possibile in una situazione in cui gli indagati al momento rischiano una condanna pesantissima. Che i due amanti abbiano agito con estrema determinazione è dimostrato anche dal fatto che il nuovo compagno di Tanja Burger aveva trovato addirittura il coraggio di andare a vivere nell’abituazione dei coniugi Hilber.

La Procura. Lo sviluppo fatto registrare dalle indagini è stato salutato con estrema soddisfazione dalla magistratura di Bolzano che ha strettamente collaborato (Pm Donatella Marchesini) con gli inquirenti austriaci e tedeschi. Proprio dagli accertamenti in Alto Adige sarebbe giunta una prima importante indicazione sul movente passionale con la pista poi sfociata negli arresti.

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