Caso Saggese, 600 mila euro al Comune

Il Municipio ha vinto la causa contro una società confluita in Tributi Italia, l’amministratore indagato nello scandalo


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Il Comune di Bolzano ha vinto un’importante causa civile nei confronti della «Gestor spa», società a totale capitale privato, e finita nell’inchiesta che ha coinvolto l’ad di Tributi Italia Giuseppe Saggese. La «Gestor» nel 2006 si era aggiudicata la gara (con un forte ribasso) per la gestione del servizio di riscossione dei tributi per la pubblicità ed i diritti per le pubbliche affissioni. Si tratta di un settore che all’amministrazione comunale del capoluogo altoatesino frutta circa un milione di euro l’anno.

Il Comune di Bolzano (con gli uffici competenti e i responsabili di ripartizione) ha avuto il merito di essere intervenuto tempestivamente non appena si è reso conto che la società in questione (dopo appena un anno di attività) aveva iniziato a non versare nei tempi previsti i tributi incassati non rispettando neppure gli obblighi derivanti dal contratto sottoscritto con la pubblica amministrazione. In effetti c’erano state diverse segnalazioni e lamentele per presunte inadempienze nel servizio di sportello cioè il servizio di contatto diretto con l’utenza in particolare per lo sportello trovato chiuso alcuni giorni (con interruzione di pubblico servizio) e l’assenza di personale bilingue, espressamente previsto dal contratto sottoscritto con l’amministrazione comunale.

Al Comune di Bolzano, come detto, va il merito di essersi mosso tempestivamente senza permettere che la situazione andasse a creare ulteriori danni e provocasse un aumento degli arretrati da incassare a livello di tributi. E così dopo al cune diffide, nel marzo del 2008 l’amministrazione comunale, con la supervisione dell’ufficio legale, procedette alla rescissione del contratto segnalando al Ministero delle Finanze le gravi inadempienze cui la «Gestor spa» si era resa responsabile.

In questi casi la segnalazione al Ministero è d’obbligo perchè si proceda alla cancellazione della ditta in questione dall’elenco delle società di riscossione tributi abilitate ad operare sul territorio nazionale. Per la «Gestor spa» le conseguenze furono immediate in quanto venne depennata da una gara per servizio di riscossione tributi indetta dal Comune di La Spezia. Fu proprio con questa motivazione che la società citò in giudizio per danni il Comune di Bolzano chiedendo un risarcimento in sede civile di 4 milioni di euro. Ora il tribunale non solo ha respinto la richiesta risarcitoria della società ma ha anche accolto l’istanza riconvenzionale del Comune di Bolzano condannando la «Gestor spa» a risarcire all’amministrazione bolzanina 600 mila euro per tutti i disservizi provocati in palese violazione del contratto sottoscritto.

La causa in sede civile venne avviata non solo nei confronti del Comune ma anche nei confronti dei singoli funzionari che avevano preso atto delle gravi inadempienze contrattuali. L’esito della causa civile è dimostrazione che il Comune di Bolzano correttamente decise di rescindere il contratto ed ebbe il fiuto di chiudere in tempo i rapporti con una società che in seguito risultò indebitata per 42 milioni di euro. All’epoca dei fatti l’amministratore delegato della «Gestor spa» era Giovanni Bucci che oggi risulta nell’elenco degli indagati nell’inchiesta che ha travolto un’altra società di riscossione, la «Tributi Italia spa» amministrata da Giuseppe Saggese arrestato su disposizione della magistratura con l’accusa di aver sottratto a 400 Comuni italiani qualcosa come 100 milioni di euro di imposte Imu incassate per conto degli enti pubblici dai cittadini. La «Gestor spa» è considerata dagli inquirenti una società della galassia riconducibile a Giuseppe Saggese. L’inchiesta tutt’ora in corso dovrà cercare anche di chiarire per quale motivo la stessa «Tributi Italia» decise di acquisire ed inglobare la «Gestor spa» che presentava un indebitamento di ben 42 milioni di euro.

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