Cassonetti Caritas, assalto ai panni usando i bambini

Tutta una famiglia ripresa mentre si dedica al “cambio di stagione”. I bambini si infilano dentro e passano agli adulti gli indumenti per la cernita


di Riccardo Valletti


BOLZANO. La scena sembra tratta da un film: tutta una famiglia impegnata intorno a un cassonetto della Caritas per gli indumenti destinati ai poveri, buste sparse a terra, e donne indaffarate a selezionare i capi migliori. Da dentro al cassonetto una bambina si affaccia verso l’esterno con lo sguardo concentrato, e passa la busta successiva. L’operazione prosegue per qualche minuto, terminata la raccolta degli abiti “scelti”, il resto torna nelle buste e poi in fondo al cassonetto. Non è un posto lontano, ma Bolzano. Stavolta si trattava di via Firenze, e le persone che effettuavano l’operazione non erano extracomunitarie, come si potrebbe pensare quasi per riflesso, ma bolzanini.

E’ il fenomeno del “cambio sagione”, che regolarmente prende vita nelle prime nottate d’inverno o estate, quando il guardaroba non è più adatto alle temperature in arrivo. Spesso avviene in modo selvaggio, lasciando una montagna di indumenti a terra tutt’intorno al cassonetto, come denunciato anche dalle pagine dell’Alto Adige, ma in alcuni casi il lavoro di cernita viene svolto con discrezione e cura certosina e concedendosi tutto il tempo necessario all’operazione. In questo caso c’è la rara testimonianza dell’intervento “strategico” della bambina, finora sospettato da molti ma mai confortato da prove. Se mai ce ne fosse stato bisogno, la foto rimarrà agli annali nel mucchio già folto di quelle nel capitolo della crisi.













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