Castel Montani tornerà a vivere

Ceduto per 30 anni all’imprenditore Rizzi che ne farà un museo e un atelier di prodotti locali


di Ezio Danieli


LACES. Castel Montani di Sopra è uno dei due castelli di proprietà della Provincia, ubicato nel Comune di Laces, all'imbocco della Val Martello. Del maniero, la cui costruzione risale al XIII secolo, restano in buona parte solo rovine.

Per favorire i necessari e ingenti (5 milioni di euro) lavori di ristrutturazione, la Giunta provinciale ha deciso di puntare sulla formula del PPP (Public Private Partnership). Un privato della zona, l’imprenditore Walter Rizzi, ha manifestato il proprio interesse e la Giunta ha deciso di affidargli il manufatto in concessione.

In cambio del diritto d'uso dovrà risanare il castello coprendo le spese di recupero e ristrutturazione "fermo restando che dovrà anche mettere a disposizione della collettività la cappella di Santo Stefano presente all'interno del maniero", ha spiegato il presidente Durnwalder nel corso della conferenza stampa sui lavori della giunta altoatesina.

La formula scelta dalla giunta provinciale è quella del "Public Private Partnership" che consente di affidare i lavori di restaurazione del maniero anche ad imprenditori o enti che non sono dipendenti dell'ente pubblico. Walter Rizzi è il titolare della Rizzi Group, un'azienda che si occupa di grossisti e produttori nel settore alimentare.

Nei prossimi mesi dovrebbero essere gettate le basi per i futuri lavori che sono necessari per riportare in vita l'antico maniero. Un investimento che appare notevole. Rizzi ricorda che la sua ditta è proprietaria di otto ettari di terreno agricolo che confinano con la collina dove c'è il castello "ed è quindi interesse nostro valorizzare anche la parte del maniero. Con la Provincia stiamo definendo i dettagli. La concessione partirà dalla durata di trent'anni con la possibilità di essere prolungata".

I lavori necessari al maniero sono previsti intorno ai 5 milioni di euro; Rizzi punta a valorizzare Castel Montani "per fini museali ma anche per valorizzare i prodotti tipici della nostra zona.Serve dunque un compromesso fra l'utile privato e quello pubblico".

L'intervento che l'imprenditore di Laces intende sostenere, e soprattutto gli investimenti necessari, saranno spalmati nei prossimi anni. All’ingresso della Val Martello, il Rio Plim lambisce un dosso roccioso. Sul crinale troneggiano le Rovine di Castel Montani, protette da un muro circolare con merlatura a coda di rondine.

Fu il Conte Alberto III di Tirolo, nel 1228, a fer erigere il borgo. Nel 1299 il castello divenne proprietà dei Montani, che gli conferirono peraltro il nome. Ma la stirpe si estinse. I nuovi proprietari divennero i Conti di Mohr. Tuttavia la stessa sorte fu loro riservata. il borgo passà nelle mani di un agricoltore, che ne vendette l’intero patrimonio, e lasciò la muraglia nel più completo abbandono. In questo sito fu rinvenuto il manoscritto della Lied dei Niebelonghi, oggi conservata nella Biblioteca Nazionale di Berlino, e che costituisce il documento più prezioso ivi custodito. Ora con i necessari interventi di ristrutturazione e con le iniziative di valorizzazione il castello tornerà a “vivere” e diventerà un importante polo di attrazione turistica.

Del resto era necessario adottare una soluzione per ridare lustro ad un castello che chiaramente se lasciato nelle condizioni attuali non “produrrebbe” interesse e che se invece sorretto da un’adeguata valorizzazione può dare lustro a tutta la vallata. Una soluzione che se produrrà risultati importanti potrà essere ripetuta anche per altre strutture storiche della nostra provincia.













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