Cella affollata, detenuto chiede il risarcimento

Lamenta il mancato rispetto della norma che prevede uno spazio minimo di 3 metri quadrati a persona. Lo Stato rischia di pagare 8 euro al giorno


di Mario Bertoldi


BOLZANO. Una prima istanza risarcitoria per presunta detenzione disumana è stata depositata al tribunale di Bolzano da parte di un detenuto straniero (in carcere per traffici e spaccio di droga con fine pena prevista nel 2025) che lamenta di aver subìto un trattamento carcerario non accettabile. Come detto si tratta della prima istanza di questo genere presentata in tribunale a Bolzano ma altre probabilmente ne sono in arrivo a seguito dell’entrata in vigore del decreto 92/2014 convertito nella legge 217 di quest’anno. Si tratta dell’ennesimo provvedimento legislativo messo in pista a seguito dei ripetuti richiami dell’Unione europea sulla situazione di sovraffollamento delle carceri italiane. Su un fronte si è operato rendendo molto più restrittiva la norma penale sulla detenzione cautelare (oggi finire in carcere a seguito di un furto o per spaccio di droga anche se colti sul fatto è molto più difficile rispetto a qualche mese fa), dall’altra sono state disposte anche forme di risarcimento per i detenuti che, nonostante i buoni propositi di limitare i casi di carcerazione, si trovassero nello condizioni di dover subire periodi di detenzione non dignitose. Tra le disposizioni entrate in vigore c’è anche quella che prevede uno spazio minimo di 3 metri quadrati per ogni detenuto rinchiuso in una cella. Ciò significa che se nella stessa cella sono rinchiusi 5 detenuti, complessivamente la superficie garantita deve essere di almeno 15 metri quadrati. Il detenuto che ha depositato istanza al tribunale di Bolzano per ottenere un risarcimento sostiene di essere stato costretto a subire un periodo detentivo di una ventina di giorni nello scorso mese di agosto in cui i parametri minimi di spazio all’interno della cella non sarebbero stati rispettati. Nella sua istanza il detenuto ha anche fatto presente che il cibo sarebbe stato di qualità scadente. A questo punto come si procederà? Il tribunale (giudice Carlo Busato) dovrà istruire un minimo di inchiesta per verificare (con il responsabile del carcere in questione) la veridicità di quanto denunciato. I fatti segnalati non sono avvenuti nel carcere di Bolzano che non è abilitato ad ospitare detenuti con condanne rilevanti da scontare. La competenza è comunque del tribunale di Bolzano in quanto il detenuto risulta residente nel capoluogo altoatesino. La norma prevede che l’eventuale risarcimento avvenga nella misura di otto euro al giorno. Se il trattamento “disumano” dovesse risultare ancora in essere il detenuto (tramite il tribunale di sorveglianza) avrebbe diritto anche ad un giorno di sconto di pena per ogni dieci giorni trascorsi in condizioni disagiate.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

bolzano

Primo giorno al Lido: con lo "spazio giovani"

Invariate le tariffe. In funzione i due bar, resta chiuso il ristorante. A disposizione i campi di calcetto, basket, beach volley. Andriollo: «C’è un cambio generazionale anche tra gli utenti» (foto DLife)


antonella mattioli

Attualità