Cent'anni dall'annessione - L'Ana di Trento vuole l'adunata nazionale 1918

Pinamonti: «Ci crediamo, è una data d'alto valore» Mandateci le vostre foto per costruire un album collettivo


Roberto Gerola


BOLZANO. Sta incontrando successo anche in Trentino l'iniziativa che vede gli alpini in congedo inviare i loro ricordi di naia al «Trentino» per pubblicarli in questa pagina. Viene intesa come un formula interessante per farsi conoscere, per far sapere che si era alpini. E il presidente della Sezione Ana di Trento, Maurizio Pinamonti esorta quanti non sono iscritti ad aderire alla grande famiglia delle penne nere. «

Siamo circa 25.000 - dice Pinamonti - ma abbiamo bisogno che tutti coloro che sono stati militare di leva negli alpini si facciano avanti. C'è sempre più bisogno di collaboratori per portare avanti le nostre iniziative non solo ricreative, ma soprattutto di solidareità, di aiuto a chi ne ha necessità, di lavorare per le nostre comunità specialmente le più piccole». in funzione dell'Adunata nazionale degli alpini a Bolzano, anche le penne nere del Trentino si stanno mobilitando.

«Ma noi - annuncia Maurizio Pinamonti - stiamo lavorando per ottenere dalla sede centrale dell'Ana a Milano, che Trento sia scelta come sede dell'Adunata nazionale nel 2018. Per il Trentino, quella data ha un significato particolare: quello di aver annesso all'Italia anche la nostra terra».

Esempi e testimonianze dell'italianità di Trento e delle valli sono numerosi. La recente mostra «Non ancora Italia» organizzata dalla Provincia di Trento attraverso la Sovrintendenza Beni storico-artistici a Torre Vanga lo ha dimostrato. L'auspicio delle migliaia di penne nere trentine è appunto quello di poter avere l'Adunata nel centenario della fine della Grande guerra soprattutto nel ricordo di quanti da una parte e dall'altra sono caduti in battaglia».













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