Cento milioni per riqualificare la Zona

Nell’area di fronte al Twenty è prevista la realizzazione di uffici, 100 alloggi, verde, un asilo, una piscina e il centro giovani


di Paolo Campostrini


BOLZANO. La Podini Holding ha presentato il progetto per la riqualificazione urbanistica di via Galilei. Nell'area di 20.000 metri quadri, di fronte al Twenty, potrebbero sorgere una zona pedonale con aree verdi e 100 alloggi, uffici, una piscina, un centro giovani, un parco per lo skating, un centro bowling e un asilo. Per realizzare il progetto Podini è pronto ad investire 100 milioni di euro. Dice Giovanni Podini: «Si chiamerà: “South point”. E sarà uno spazio leggero. Nessun terreno agricolo verrà espropriato, niente ampliamenti di cubatura. Ci si muoverà sull'esistente. In un'area già costruita rinasceranno uffici, case, spazi verdi, un asilo, un centro giovanile, una piscina. E poi una piazza». Dove c'era l'erba, anzi vecchi muri, ora ci sarà una città. E' la strada tracciata dalla "lex Benko", che diventa anche "lex Podini" e dunque si depotenzia, rispetto alla sua carica ideologica e divisiva degli inizi, e diventa opportunità: è la legge 55 quinquies, il privato che propone e poi il Comune che dispone, una alternativa alla crisi e alla mancanza di investimenti pubblici. Con una differenza, rispetto all'altro intervento di Pru (Piano di riqualificazione urbana) di via Perathoner: in via Galilei, la Podini Holding ha già il 75% della superficie in suo possesso. Perchè il terreno interessato è quello che appare davanti al Twenty, tra vecchi magazzini Seab in disarmo e la sede dei vigili urbani. Quella sede sono i 6500 mq (dei 37 mila complessivi) di terreno ancora pubblico. Su quella porzione i Podini costruiranno (una volta fatta l'offerta al municipio) una torre di otto piani. Linee morbide davanti a quelle "zen" del nuovo Twenty in fase di completamento (estate del prossimo anno). Ma la holding bolzanina, nei sette mesi di lavoro per preparare il progetto, si è tenuta nella manica due assi decisivi. Il primo: questa sua proposta entra come un tassello di un mosaico dentro il Masterplan già predisposto dal Comune, che proprio in quell'area di via Galilei, la parte nord della vecchia Zona, ha previsto la costruzione di un nuovo quartiere e di una estesa striscia di verde. «E' una proposta - spiega l’ingegner Stefano Mattei, uno dei progettisti - che sottoporremo nei prossimi giorni al Comune. La giunta l’ha già vista ieri. Poi partirà la procedura così come previsto dalla legge 55». Con la tempistica già sperimentata con Benko-Oberrauch. Il secondo asso è un progetto di ridistribuzione del traffico che si allinea con il Pum (piano urbano mobilità) che pensa a spostare i flussi da via Galilei (che diventerebbe pedonale e ciclabile) a via Siemens (per capirci dove c’è la concessionaria Bmw). «Prevediamo - spiega Willi Hüsler, urbanista, docente a Cà Foscari - di diminuire di quasi il 40% il traffico». Perché tutto è nato da un ponte. Quello in costruzione sotto l'Arginale. Ed ecco l'idea di aggiungere al Twenty (esclusivamente commerciale), l'area di fronte (quasi esclusivamente verde-abitativa, più uffici). «Abbiamo cercato di ispirarci al paesaggio- dice l'architetto Pagliaro, dello studio Land di Milano - e predisporre un percorso di biodioversità fruibile». Sulla questione degli spazi commerciali, Podini ha voluto essere chiaro: «Veniamo da una netta vittoria al Tar che ha garantito i 20mila metri quadri del Twenty. Nella nuova area su cui avanziamo la proposta di Pru (piano di riqualificazione urbana), non ci saranno aumenti significativi del commerciale ma nuovi alloggi e spazi sociali. La sede dei vigili? Offriremo al Comune l'acquisto o l'affitto. E nulla vieta che la polizia municipale possa trovare posto nella nostra nuova torre». Per i più di 300mila metri complessivi, compresi gli spazi liberi, si lavorerà su un indice di edificabilità del 9%, ben sotto i parametri. Costi, intorno ai 100 milioni. «E poi- conclude - offriremo l'opportunità di almeno 400 nuovi posti di lavoro. Vogliamo che Bolzano viva. E bene».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

l’editoriale

L’Alto Adige di oggi e di domani

Il nuovo direttore del quotidiano "Alto Adige" saluta i lettori con questo intervento, oggi pubblicato in prima pagina (foto DLife)


di Mirco Marchiodi

Attualità