Cento tonnellate di cibo Il grande cuore di Bolzano

Centinaia di volontari mobilitati in 32 supermercati di tutta la provincia


di Massimiliano Bona


BOLZANO. I dati ufficiali ancora non ci sono ma la colletta straordinaria organizzata dal Banco alimentare è stata un successo a tutto tondo. Nonostante la crisi e il gran caldo di ieri. «L'obiettivo, ragionevole, è quello di riuscire a mettere da parte 100 tonnellate di alimentari, gran parte dei quali resterà in regione»: a dirlo, ieri mattina, è stato Luca Merlino, 40 anni, vicepresidente del Banco, un passato nel mondo cattolico, che nella vita fa l'ingegnere. La sua giornata, e quella dei quasi 400 volontari distribuiti in 32 supermercati, è iniziata alle 7. C’è chi ha montato i bancali a tempo di record, chi si è occupato dei cartoni per i viveri e chi ha distribuito i sacchetti ai clienti all’ingresso dei vari punti vendita. «La gente - prosegue Merlino - si fida di noi e ne abbiamo avuto l'ennesima conferma oggi. Ogni euro al Banco alimentare equivale a dieci euro di prodotti distribuiti. In un anno, tra Bolzano e Trento, riusciamo a movimentare qualcosa come 964 tonnellate di prodotti». Gli alimenti in scadenza vengono distribuiti in giornata grazie ad una rete capillare di persone distribuita su tutto il territorio.

Nonostante la crisi la generosità degli altoatesini non è venuta meno. Laura Senesi ieri ha fatto la spesa all'Interspar di via Buozzi. «Ho donato passata di pomodoro, legumi e tonno. Perchè? L'Alto Adige non è più solo un'isola felice, ma una realtà in cui aumentano ogni giorno poveri e famiglie con cassaintegrati. Mi fa piacere riuscire ad aiutare chi ha veramente bisogno e non è la prima volta che lo faccio. Sarebbe sbagliato chiudere gli occhi». Alberto Bocchio ha 46 anni e nella vita è un impiegato di Confcoop. Ieri ha scelto di indossare la pettorina gialla del volontario. Per invogliare i bolzanini a dare il loro contributo. «Sono un veterano del Banco alimentare e ritengo la mia presenza qui un importante gesto di carità. In giro è ormai impossibile non vedere le persone in difficoltà. La gente ci conosce e ci apprezza. Sa che ciò che viene consegnato nelle nostre mani finirà sulla tavola di chi ha bisogno. Era giusto esserci». Luca Merlino si attende molto anche dallo sblocco dei fondi europei. «Dall'Ue arriveranno 10 degli 85 milioni di euro promessi. Confido che in autunno possa andare ancora meglio». Ieri c’era tanta gente anche al Poli di via Galvani, dove a presidiare la postazione del Banco erano i volontari della Croce Rossa guidati da Angela Trolese e Massimo Trigolo. La Trolese, 27 anni, è una dipendente di Sel e ha deciso di esserci sebbene si sposi proprio la settimana prossima. «Era giusto prendersi il tempo. Noi, tra l’altro, abbiamo il polso della situazione. Distribuiamo cibo a chi ha bisogno ogni giovedì dalle 9 alle 11 a Bolzano e ogni martedì a Merano. Le persone in coda sono sempre di più». I nuovi poveri secondo i dati diffusi dal Banco alimentare sono oltre 7 mila, cifra raddoppiata negli ultimi tre anni. Massimo Trigolo racconta di un'anziana di 80 anni venuta al supermercato solo per acquistare prodotti per la colletta alimentare. «Ci sono anziane, invece, che alla cassa si accorgono di aver sforato il loro budget e sono costrette a lasciare qualche prodotto. È anche per loro che oggi siamo qui». Ieri, a metà mattinata, il team della Cri aveva già raccolto 190 chili di alimenti. Antonello, che nella vita fa l'impiegato, ha portato con sè a fare la spesa il figlio Manuele, a cui ha lasciato l'onere e l’onore di consegnare i prodotti acquistati e poi donati al Banco alimentare: «È giusto fargli capire che bisogna sempre imparare a condividere con chi ha meno».

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