ha vinto il merano wine award

Chardonnay Lageder al top dei vini altoatesini

MAGRE’. Con un punteggio di 95/100, il 2012 Loewengang Chardonnay di Alois Lageder, è il miglior vino altoatesino secondo le commissioni di “WineHunter by Helmuth Koecher” che, come ogni anno...



MAGRE’. Con un punteggio di 95/100, il 2012 Loewengang Chardonnay di Alois Lageder, è il miglior vino altoatesino secondo le commissioni di “WineHunter by Helmuth Koecher” che, come ogni anno assegnano i “MeranoWine Award” alle migliori bottiglie italiane che faranno parte della Selezione Ufficiale Merano WineFestival in programma dal 5 al 10 novembre prossimi. Per la prima volta Helmuth Koecher, presidente e fondatore della manifestazione meranese, ha pubblicato l’elenco delle etichette – selezionate tra oltre 3.500 – che hanno ottenuto l’ambito “Bollino MeranoWine Award 2015”; Rosso, da 88 a 89,99 punti; Oro, da 90 a 94,99 punti e Platino, oltre 95 punti. Il “Bollino” rappresenta un certificato l’eccellenza per la produzione vinicola in Italia e all’estero, nonché garanzia di qualità superiore per il consumatore. Questo Platino posiziona dunque Alois Lageder con le sue uve e la sua cantina a Magré, tra i migliori produttori di vino del nostro Paese. Il 2012 Loewengang Chardonnay è incluso nell’assortimento dei Masi, i Grand Cru della Tenuta Alois Lageder prodotti con uve raccolte nei migliori vigneti di proprietà e frutto di una meticolosa coltivazione biologico-dinamica. Come è noto, “Loewengang” è il nome della Tenuta di famiglia, a Magré, e del vino bianco più importante e prestigioso dell’azienda, base del successo che la stessa ha conseguito in tutto il mondo negli ultimi 30 anni, e lo scorso anno è stata portata in cantina la trentesima vendemmia. Lo Chardonnay è stato da sempre fermentato e affinato sui suoi lieviti per 11/12 mesi in barrique. Questo vino ha segnato da un lato la storia dell’azienda, perché si è evoluto con lei mantenendo allo stesso tempo una sua stilistica inequivocabile, e dall’altro il riconoscimento qualitativo dell’Alto Adige, essendo stato il primo vino sudtirolese a riscuotere grande successo sui principali mercati a livello internazionale. (b.t.)













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Davide Pasquali

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