«Chiederemo un referendum contro Park Fiume»

Unitalia: «I bolzanini devono poter dire la loro visto che i prati del Talvera verranno distrutti»



BOLZANO. «Non vogliamo il Park Fiume e non vogliamo che venga realizzato contro il volere della popolazione, per questo proponiamo un referendum».

Luigi Schiatti, consigliere comunale di Unitalia, spiega in una nota che - in applicazione a quanto previsto dal regolamento di partecipazione e dallo statuto - ha avanzato formale richiesta alla presidenza del consiglio comunale per indire un referendum cittadino per chiedere ai bolzanini se sia il caso o no di realizzare un parcheggio sotterraneo lungo le passeggiate Talvera.

«Il prossimo 5 febbraio il consiglio è convocato per votare questa proposta che, se troverà il favore della maggioranza dei consiglieri, porterà dritti al voto. Oggi alle 11.30 davanti al Bar Luce illustreremo la nostra proposta. Con noi ci sarà anche l’ingegner Michele Lettieri, esperto in opere e sistemazioni idrauliche, oltre a progettista e direttore dei lavori che negli anni Settanta portò alla realizzazione dei prati del Talvera. All’incontro - precisa Schiatti - invitiamo tutta la cittadinanza che ha a cuore le sorti di questo incantevole e prezioso lembo cittadino e tutti coloro che sottoscrissero gli appelli per la sua salvaguardia». Intanto dopo quattro anni di tira e molla burocratico, dovuto anche se non soprattutto all'opposizione del comitato per la salvaguardia delle passeggiate del Talvera, Guido Ferrari, presidente della cooperativa Park Fiume, punta ad iniziare i lavori a ottobre 2013. «Ripeto ancora un volta ai cittadini che pagheremo di tasca nostra 100 mila euro di piante ad alto fusto e che nessun albero di valore sarà abbattuto. Verranno tutti spiantati e ripiantati altrove».

Maria Teresa Fortini, portavoce del Comitato contrario, non ha mai mollato: «Faremo di tutto per opporci al garage. Abbiamo già raccolto più di 6.500 firme e ci stiamo muovendo a nostra volta per indire un referendum. Vogliamo fermare lo scempio del Talvera». In mezzo alla bega la cooperativa, formata nel 2009, che punta a realizzare 130 box e posti auto su due livelli che potrebbero costare tra i 30 ed i 35 mila euro l'uno. «Garantiamo - conclude Ferrari - che si riqualificherà il rione, riducendo l'inquinamento dovuto al triplo giro necessario ogni giorno a qualunque residente per trovare un posteggio. Rimetteremo il verde al suo posto una volta finiti i lavori con una spesa già preventivata di 100 mila euro, non intaccando l'argine del fiume e non generando alcuna situazione di rischio idrogeologico».

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