Chiesa di Loreto, partono i lavori

Salorno: la prima parte finanziata dal Comune, il restauro vero e proprio con una colletta tra i cittadini


di Antonella Mattioli


SALORNO. L’iter burocratico è stato lungo e complicato, ma adesso è tutto pronto: domani prenderà il via la prima fase dei lavori, finanziata dal Comune di Salorno, che punta a salvare dal degrado la chiesetta di Loreto. Il paese della Bassa Atesina è particolarmente legato a quella chiesetta tanto che nel 2007 gli abitanti hanno partecipato alla raccolta di fondi per evitare che umidità e abbandono distruggessero lentamente il luogo sacro.

«L’idea - ricorda l’ingegner Michele Girardi, membro del comitato promotore dell’iniziativa che ora per conto dell’amministrazione comunale di Salorno seguirà i lavori - è nata da un comitato di cittadini di Salorno che cinque anni fa, in occasione della Festa dei Portoni, ha organizzato una mostra d’arte dal titolo “Solidart”.Obiettivo dell’iniziativa: vendere le opere e raccogliere fondi da destinare al restauro della chiesetta di Loreto».

La popolazione aveva risposto bene e sono stati raccolti circa 13 mila euro.

«Inoltre, il presidente della giunta provinciale Durnwalder, partecipando all’evento, aveva assicurato che la Provincia avrebbe raddoppiato l’importo raccolto».

L’amministrazione municipale aveva assicurato l’impegno, oggi mantenuto, di occuparsi dei lavori di impermeabilizzazione dei muri e di rifacimento della piazza circostante. La prima parte dell’intervento che inizia appunto domani punta a risolvere il problema dell’umidità.

«Ci sono delle infiltrazioni d’acqua - spiega ancora l’ingegner Girardi - che stanno creando grossi problemi. S’interverrà quindi scavando intorno alla chiesetta e realizzando una sorta di intercapedine per proteggere le fondamenta del piccolo edificio». Quindi sarà la volta della piazzetta: una parte dell’asfalto verrà tolto e sostituito dai cubetti di porfido, verrà rifatta la fontana in pietra e sarà studiata un’illuminazione ad hoc per valorizzare questo piccolo gioiellino che risale al 1722.

Una volta che il Comune avrà completato l’opera, partirà la seconda fase dei lavori nei quali verranno investiti i 13 mila euro raccolti dal comitato tra i cittadini e una cifra analoga promessa dal presidente Durnwalder.

La somma verrà investita nella sistemazione della parte esterna: intonaco e tetto. I lavori comporteranno una modifica temporanea della viabilità sulla via Valfredda e l’eliminazione, pure temporanea, dei parcheggi esistenti sulla piazza.

Anche l’interno e il mobilio di un certo pregio avrebbero bisogno di essere restaurati.

«Questa è la parte più delicata dell’intervento - dice l’ingegner Girardi - anche perché tutto va concordato con l’Ufficio dei beni artistici e culturali della Provincia visto che la chiesetta è sotto tutela. All’interno i muri e il soffitto sono bianchi, ma l’Ufficio sospetta che l’intonaco del soffitto nasconda un cielo stellato. A quanto pare le chiesette dedicate alla Madonna di Loreto hanno questa come caratteristica comune».

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