Ci sono i 146 milioni per il secondo lotto della Mebo-Passiria

Fondi confermati nel quadro degli investimenti provinciali Il tracciato scorrerà sotto via Goethe e nel Monte Benedetto


di Giuseppe Rossi


MERANO. Oltre la metà dei 265 milioni di euro che la giunta provinciale ieri ha confermato di aver messo a disposizione per il programma triennale delle opere stradali è destinata alla costruzione del secondo lotto della circonvallazione Mebo-Passiria (146 milioni di euro), per mettere sotto terra il traffico che oggi passa per Merano diretto e proveniente dalla val Passiria.

Il tracciato e la conseguente gara d'appalto prevista in pubblicazione per agosto scorreranno per intero in tunnel, prima sotto la via Goethe dal cantiere comunale fino a porta Venosta e quindi, dopo aver affiancato sempre sottoterra il Gymme di via Galilei, dentro la montagna passando nella pancia di Monte Benedetto, per sbucare infine a fianco della zona produttiva di Tirolo di fronte alla zona verde di Lazago.

Lo stanziamento triennale ammonta a 146 milioni di euro, stando alle stime contenute nel progetto esecutivo licenziato dalla Provincia, ma vista la delicatezza dell'intera opera non è detto che quei soldi basteranno.

C'è da sperare che non succeda quanto già visto in occasione della costruzione del primo lotto della circonvallazione, il tratto di tunnel tra l'argine dell'Adige e la via IV Novembre, poco più di un chilometro di strada sotto i meli di Lagundo e sotto l'areale ferroviario di Merano. A fine opera i costi inizialmente preventivati sono risultati doppi, attestandosi intorno ai 75 milioni di euro.

Il secondo lotto della circonvallazione misura più del doppio e passerà non sotto terreni agricoli, ma sotto una parte di città densamente abitata e dentro una montagna.

Gli altri due mega progetti confermati ieri dall'assessore Florian Mussner sono il nuovo ingresso per la val Badia da 68 milioni di euro e la circonvallazione di Bressanone (14 milioni).

La palla ora, in un certo senso, passa al Comune, in attesa che a fine autunno venga pubblicato il bando di gara per l'appalto del secondo lotto. Merano e l'amministrazione del sindaco Paul Rösch entro ottobre dovranno dire alla Provincia se intende veramente realizzare il garage in caverna alle spalle dei Portici e nella pancia di Monte Benedetto, ovvero se sarà riuscito a trovare il finanziatore dei sogni, il privato che in cambio di una concessione per la gestione del garage per l'80% pubblico a rotazione (il 20% circa è previsto sia riservato a residenti e a posti auto di pertinenza) per 90 anni sarà disponibile ad accollarsi per intero i costi di costruzione dell'autosilo.

Il tutto quando sempre il Comune dovrà prima o poi pianificare la costruzione di un altro garage interrato, quello per il centro di mobilità alla stazione ferroviaria, sicuramente più appetibile in termini di utenza e di costi di costruzione e gestione.

Paul Rösch probabilmente non potrà tirarsi indietro dall’almeno pubblicare una manifestazione d'interesse per il garage in caverna. Salterebbe uno dei pilastri dell'accordo con la Stella alpina sulla quale si fonda la sua maggioranza di governo della città di Merano.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità