Cia, dimissioni accolte «La Regione è svuotata»

Bolzano. Claudio cia (fratelli d’italia) non è più da ieri assessore regionale agli enti locali. le sue dimissioni sono state accolte dal consiglio regionale, non senza dibattito polemico. a dare...



Bolzano. Claudio cia (fratelli d’italia) non è più da ieri assessore regionale agli enti locali. le sue dimissioni sono state accolte dal consiglio regionale, non senza dibattito polemico. a dare fuoco alle polveri è stato lo stesso cia, che ha accusato svp, patt, e la destra tedesca sudtirolese di avere ridotto il ruolo della regione a poca cosa, mettendo in difficoltà l’autonomia regionale e provinciale. e, allo stesso tempo, di volersi ergere a giudici della convinzione autonomistica dello stesso cia, considerata da alcuni esponenti non più reale alla luce del passaggio dello stesso cia da agire a fdi.

E tra una mozione di sfiducia alla giunta non messa in votazione e una richiesta di rinviare la sostituzione di cia, il tema dell’assetto della futura giunta regionale rischia di slittare fino alla staffetta di maggio tra arno kompatscher e maurizio fugatti. alla luce della mancata quadratura del cerchio per trovare un sostituto di cia, è possibile che il consiglio regionale venga convocato per fine mese o per l’inizio di marzo. dopo l’addio di cia, kompatscher, attuale presidente, assumerà le deleghe dell’ex assessore. e in consiglio si deciderà se sostituire cia subito o votare la proroga dell’attuale assetto della giunta regionale fino alla staffetta. sul tavolo ci sono le due opzioni di un avvicendamento tra cia e walter kaswalder, oggi presidente del consiglio provinciale di trento. ma al suo posto potrebbe entrare anche lorenzo ossanna, sempre più vicino al centrodestra che governa in trentino. la matassa potrebbe ingarbugliarsi ulteriormente, visto che sul nome che sostituirà cia, anche fdi, all’opposizione in regione ma in maggioranza in trentino, vuole dire la sua. così cia sulla «struttura più importante della nostra autonomia: la regione, per scelte politiche infelici spogliata di tutto, senza che si sappia se le verrà data una nuova identità e a quale prezzo». sono prevalsi l’egoismo, accusa l’ex assessore, l’incomunicabilità tra trentino e alto adige, la riduzione dell’istituzione a sportello bancomat. «è sotto gli occhi di tutti la volontà di archiviare la regione al più presto, e in questa direzione si sono fatti progressi anche in questa legislatura, con la regia della svp che non disdegna di mettere in difficoltà i suoi alleati». alessandro urzì, coordinatore regionale di fratelli d’italia, accusa: «gravissimo il clima di intimidazione scatenato da una mozione presentata dai secessionisti e sottoscritta anche dal m5s, in cui si tentava di approfittare delle dimissioni di claudio cia per tentare di sostenere una sorta di pregiudiziale verso fratelli d’italia e considerare le dimissioni come un atto conseguente. tentativo respinto dalle forze sia di maggioranza che di opposizione, che hanno inserito l’uscita di fratelli d’italia dal governo regionale nel giusto contesto: una chiara presa di posizione del partito verso l’assenza attuale di un progetto per la regione a metà legislatura».















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