«Ciao papà, sarai sempre con noi» 

Ieri a Laives l’addio a Enzo Cocco, il geometra di 62 anni, deceduto nel terribile schianto in galleria



BOLZANO. La funzione religiosa si è chiusa sulle note della canzone “Spunta la luna dal monte”, struggente capolavoro scritto da Pierangelo Bertoli e resa famosa insieme ai Tazenda, celeberrimo gruppo etno-pop sardo. Un inno alla Sardegna, insomma, come ultimo saluto per Enzo Cocco, il sessantaduenne geometra vittima di un terribile incidente, l’8 novembre scorso, nella galleria di Laives. Perché Cocco, che con la famiglia s’era trasferito proprio a Laives nel 2000, alla sua Sardegna era visceralmente legato. E ieri pomeriggio, nella chiesa del centro della Bassa Atesina, in tanti hanno voluto stringersi alla famiglia di Enzo. Accanto alla moglie Franca, ai figli Luca e Giorgia, alla nuora, ai fratelli, alla sorella e a numerosi altri parenti arrivati dalla Sardegna, c’era molta gente di Laives, molti colleghi della Grigorbau - la ditta di Prato Isarco per la quale Enzo lavorava -, gli amici, quelli di Enzo e quelli di Luca e Giorgia. Sulla bara in legno chiaro il cuscino di rose rosse della famiglia e, tra le tante corone di fiori, anche quella dei compagni della Vª geometri di Carbonia. Particolarmente toccante il saluto che, al termine della funzione religiosa celebrata dal decano Walter Visinteiner, hanno voluto rivolgere a Enzo, i suoi figli e un fratello. Sia Luca che Giorgia, comprensibilmente provati ma con grande compostezza, hanno ringraziato il loro papà, spiegando di trovare la forza per andare avanti in un momento tanto terribile, proprio applicando quella che era la filosofia di Enzo: «Mai arrendersi, mai abbattersi. Rialzarsi e andare avanti». Con quella forza che aveva mostrato e che aveva trascinato tutti anche nel periodo difficile della malattia di Franca. Un guerriero buono, insomma, un uomo tutto d’un pezzo che viveva per la sua famiglia e da cui ora, la sua famiglia deve trarre esempio per non rimanere schiacciata sotto questo incredibile dolore. Poi, sempre con Luca accanto al feretro, l’ultimo viaggio nel vicinissimo camposanto e il momento del distacco, quello più difficile. «Ma tu sarai sempre con me – aveva promesso Giorgia – quando mi sposerò, quando avrò dei figli. Sarai con me ogni istante della mia vita. Ciao papino».















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