BOLZANO. Prima di iniziare il nuovo corso, occorre rimboccarsi le maniche e terminare i lavori lasciati in sospeso da quello prima. È la convinzione del consigliere di circoscrizione di Oltrisarco-Aslago Kevin Morghen (Alto Adige nel cuore). A tale proposito, alla prima riunione del quartiere, nei giorni scorsi, con una interrogazione scritta ha chiesto lumi riguardo a cinque progetti approvati e fortemente sostenuti dal rione nella scorsa consiliatura, poi decaduta, ma in realtà mai portati a termine: ciclabile da mettere in sicurezza, mancanza di stazioni di ricarica per bici elettriche e semafori, mancata fine lavori al parco Mignone, installazione di giochi inclusivi.

Partiamo da piazza Nikoletti. Se n’era parlato in circoscrizione, si era approvata l’installazione, ma poi non si è più fatto niente. Stiamo parlando della stazione di ricarica per bici elettriche. In zona da poco è stata realizzata una piazzola per l’auto del car sharing, e nei pressi doveva arrivare pure la presa di ricarica. Ora si spera che Comune e Alperia possano concretizzarne l’installazione. «Magari - così Morghen - potrebbe risultare utile metterci anche qualche bici a noleggio, per incentivare ulteriormente la mobilità alternativa, in particolare elettrica».

Passiamo a Parco Mignone. «Una risistemazione attesa da dodici anni», taglia corto Morghen. Iniziata in autunno, doveva finire dopo due mesi, siamo ancora in alto mare. «Hanno piantato due alberelli, un po’ di erba, una panchina. Un peccato che, all’inizio della bella stagione, non se ne possa fruire a dovere». Morghen chiede di sapere quando effettivamente termineranno i lavori. E, soprattutto, se e quando, come promesso dalla Giardineria Comunale, verranno finalmente installati i tanto attesi giochi inclusivi. Ci tiene tanto, Morghen. «I bimbi disabili hanno diritto di giocare come tutti gli altri, non da soli, bensì assieme a tutti gli altri». In Italia sono solo dodici i Comuni che si sono dotati di questi parchi gioco inclusivi. «Per esempio si tratta di altalene dove può essere ancorata una sedia a rotelle, oppure i girelli, quelli dove ci si siede e in mezzo sta il volante per imprimere il moto circolare: in uno dei posti non c’è il sedile fisso e si può salire ancorando con una sedia a rotelle». Sembra strano che Bolzano, tanto sensibile alle barriere architettoniche, non si sia ancora dotata di una simile struttura.

Infine, anche se è la vera priorità, la ciclabile di via Claudia Augusta. Ci si è dimenticati almeno di due aspetti. Il primo riguarda la rimozione delle pericolose grate metalliche poste poco dopo il nuovo supermercato Eurospar di Oltrisarco. Gli uffici competenti del Comune avevano promesso: finiamo i lavori e le rimuoviamo. Non è successo. Un fatto grave, dato che non sono a norma e non rispettano il codice della strada. Infine, il doppio pericoloso attraversamento ciclabile di via Volta e via Claudia Augusta. Una petizione sottoscritta da 200 residenti ha chiesto a gran voce l’installazione di semaforo su chiamata. Nessuno li ha ascoltati.

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