Ciclabile per San Giacomo via al cantiere conclusivo

Partiti questa settimana i lavori per proseguire da Maso della Pieve verso Laives L’opera costerà 830 mila euro. La nuova pista sarà pronta a primavera


di Davide Pasquali


BOLZANO. Sono partiti questa settimana i lavori per terminare il collegamento ciclabile verso il territorio comunale di Laives. Lunga seicento metri e larga due e mezzo, la nuova pista ciclabile partirà dalla zona sportiva di Maso della Pieve e correrà parallela al lato sinistro della carreggiata in direzione sud sino all'altezza del cimitero militare di San Giacomo, per poi proseguire sul lato opposto.

Ieri mattina l’assessore comunale ai lavori pubblici Luis Walcher ha presentato il cantiere alla stampa. I lavori termineranno a primavera. Ci sono voluti diversi mesi per perfezionare le procedure di esproprio («Ormai si impiega molto di più a espropriare che non a realizzare l'opera in quanto tale», ha spiegato ieri Walcher) ma ora le ditte incaricate potranno finalmente procedere con i lavori di realizzazione.

Il progetto, come ha sottolineato l'assessore, è stato completamente realizzato in house dai tecnici del Comune. Il progettista e direttore lavori è Luca Manna, il coordinamento sicurezza è in carico a Fabio Drigo, la direzione complessiva è in capo all’ingegner Mario Begher dell’ufficio infrastrutture e arredo urbano.

Il progetto prevede la realizzazione di una pista ciclabile in via Maso della Pieve nel tratto compreso fra la zona sportiva e il confine con il Comune di Laives (alla presentazione del cantiere, ieri, era presente anche il vice sindaco di Laives Giovanni Seppi). La nuova pista andrà a collegarsi con la ciclabile che lo stesso Comune di Laives ha realizzato nell'abitato di San Giacomo.

Il marciapiede e la ciclabile, di tipo bidirezionale, verranno realizzati alla stessa quota e saranno separati da una linea di delimitazione.

La sezione attuale della carreggiata rimarrà invariata, ad eccezione del tratto a nord di via Loris Musy dove, nonostante il restringimento, la larghezza della via non sarà mai inferiore a sette metri e mezzo, così come previsto dalle norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade.

Il progetto prevede lo spostamento della linea dell’illuminazione pubblica e la demolizione e ricostruzione, in posizione arretrata, di tutte le opere murarie che costituiscono le recinzioni private di confine dei vari condomini. Per esigenze di viabilità e sicurezza, il lavoro dovrà essere realizzato per fasi progressive con la creazione di micro-cantieri. Per consentire il rispetto delle tempistiche, il cronoprogramma prevede la settimana lavorativa di sei giorni su sette. Il costo totale dell’opera è di 830 mila euro, di cui 434 mila per gli espropri.

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