Ciclabili, strade, merci: ecco il Piano 

L’elenco delle misure per togliere le code a Bolzano Sud e alleggerire il traffico in tutta la città. Corrieri su mezzi ecologici 


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Il piano di riconversione 2.0 di Bolzano Sud si muoverà non solo verso uno schema di nuova viabilità interna ma toccherà, per sommi capi, sei punti. Partendo da uno dei più importanti: “il piano merci”. Perché il traffico commerciale, le consegne e i mezzi di trasporto aziendali sono uno dei nodi della Zona. «Aspettiamo i dati dei flussi che elaborerà l’ingegner Stefano Ciurnelli - dice l’assessore Maria Laura Lorenzini - e poi, dopo aver ascoltato tutti gli "stakeholder", cioè i portatori di interessi, il Comune definirà gli scenari».

L’AGENDA. Il consulente ingaggiato dal Municipio sarà a Bolzano tra un paio di giorni e poi dal 15 gennaio al 3 febbraio compierà le indagini sul terreno, con la chiusura delle stesse il 20 febbraio; un mese di tavoli con i "portatori di interessi", economia, imprese, Lub, Eurac e infine il 30 marzo le decisioni.

GLI INTERVENTI. Questo, invece, il piano. Che comprende questi punti di intervento: 1) il piano merci da riconvertire con nuovi schemi di consegna e orari "collettivi"; 2) la «tangenziale interna» alternativa a via Galilei sull’asse previsto via Siemens-via Grandi; 3) la rimozione dei vecchi binari nei pressi delle Acciaierie e delle grandi fabbriche da decenni in disuso; 4) come conseguenza, nuova rete di ciclabili in Zona; 5) focus sulla riattivazione di ponte Briscola (all’altezza dell’inceneritore) per poter collegare via Lungo Isarco all’altra sponda e dunque riconnettere la Zona con Bolzano sud-sud; 6) riuso e riqualificazione di «tutti gli spazi pubblici» con nuovi progetti di illuminotecnica e collegamento smart, oltrechè con arredo urbano da ridisegnare, ispirato, il tutto, alle proposte emerse dai lavori del comitato "Think Tank Sud" che raduna imprenditori e soggetti operanti in Zona.

IL PIANO MERCI. Il piano merci è, accanto alle ciclabili, alla rimozione dei binari e ai nuovi assi di traffico da mettere a punto, il passaggio su cui più conta il Comune. «Occorre non solo creare alternative possibili agli attuali assi di attraversamento - spiega l’assessora al traffico - ma andare oltre: quindi punto non solo a far fluire meglio i veicoli su gomma ma anche a ridurli». Ecco perché una diversa configurazione degli schemi di consegna dei prodotti è centrale in vista di una riconversione dell’identità stessa della vecchia Zona industriale. Uno dei punti di partenza, per sindaco e giunta, è la proposta elaborata da Cna nei giorni scorsi e che prevede “luoghi di smistamento” delle merci da cui ripartire con veicoli elettrici per effettuare “consegne multiple”.

Stefano Ciurnelli, l’esperto consulente (ingaggiato per 116mila euro) punterà a valorizzare questa idea.

Ma è probabile che il Municipio punti a un unico luogo di smistamento (più che i tre/quattro ipotizzati) e proprio a Bolzano sud. Lì confluirebbero le merci delle varie imprese impegnate nelle consegne che, invece di usare i propri camion o furgoni, troverebbero ad attenderli un paio di mezzi elettrici per viaggi collettivi, in car-sharing pubblico. Ma a questo dovrà aggiungersi anche una riconfigurazione degli orari di uscita dentro uno schema rigido, non solo in Centro.

Ecco la soluzione che, secondo le intenzioni di Maria Laura Lorenzini, consentirebbe di far fluire il traffico semplicemente riducendolo di almeno 2/3 nella sua componente commerciale.

LE CICLABILI. Il secondo passaggio, che sarà oggetto di studi sui flussi e poi di confronto con gli interessati, è l’incremento delle piste ciclabili (sfruttando anche i lotti dove saranno rimossi i vecchi binari) e il rilancio di ponte Briscola come mini-asse di collegamento tra le due sponde di Bolzano sud nella loro parte urbana terminale, poco sopra l’inceneritore.

Si tratta, anche questa, di una antica richiesta delle associazioni imprenditoriali, in particolare del gruppo Think Tank Sud: «Tutto quello che serve a rendere fluidi i collegamenti in Zona, di qualsiasi natura, sono i benvenuti», avevano insistito ancora questa estate, Oberrauch, Vinicio Biasi e Pichler, tre portavoce del gruppo. Perché 2 mila imprese e 25mila addetti ogni giorno operano in quella che una volta era un annesso periferico della cerchia urbana e che ora, invece, ne sta diventando uno delle componenti più importanti e centrali anche in termini di popolazione attiva e di stili di vita. Tutto questo è nel dossier che è stato elaborato in questi mesi nei fitti colloqui tra la giunta, nelle figure di sindaco e assessora al traffico, e l’ingegner Ciurnelli.

Per decidere come configurare i singoli assi di intervento strutturale, ancora poche settimane di tempo, quello che servirà per elaborare e raccogliere gli ultimi dati e riaggiornarli.

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