Ciclabili: trovati i fondi per lago di Caldaro e Ora

Il Comprensorio ha stanziato 1,2 milioni di euro. A Laives c’è l’ok per gli espropri Il presidente Lanziner: «Il ritorno è garantito anche sotto il profilo turistico»


di Massimiliano Bona


CALDARO/ORA/LAIVES. Un milione e duecentomila euro per potenziare la rete delle piste ciclabili della Bassa Atesina. È questa la cifra che è stata stanziata dal Comprensorio e riguarda in particolare due progetti: quello al lago di Caldaro, all'altezza della chiesa di San Giuseppe, e quello che collegherà la Val di Fiemme con la rete principale delle piste ciclabili lungo l'Adige ad Ora. Buone nuove anche per San Giacomo (progetto per il quale, in realtà, i soldi erano già stati accantonati) dove nei prossimi mesi inizierà la fase operativa vera e propria perché sono arrivati i decreti di esproprio da parte del Comune di Laives.

«L'intervento al lago di Caldaro è particolarmente importante - spiega Edmund Lanziner - e andrà a beneficio tanto dei residenti quanto dei turisti. I costi sono di circa 800 mila euro e grazie a questo progetto non sarà più necessario attraversare due volte la strada che collega Caldaro e Termeno. Sarà possibile rimanere, per chi viene da Appiano, sul lato sinistro. Il guadagno, in termini di sicurezza, è davvero enorme».

Sono più o meno della metà, invece, i costi per il collegamento ad Ora, all'altezza della circonvallazione. Anche un questo caso è stata sottolineata la valenza sotto il profilo turistico dell'intervento. Ogni anno la Provincia stanzia circa 7 milioni di euro per l’amplia mento delle piste ciclabili e il Comprensorio Oltradige Bassa Atesina ha già deciso, dunque, come impiegare la sua fetta di risorse per il 2015.

Nel corso dell'ultimo consiglio della Comunità comprensoriale si è parlato, in modo decisamente più sfumato, anche della pianta organica.

«Abbiamo tra i nostri dipendenti - sottolinea il presidente del Comprensorio Edmund Lanziner - molte donne, che in questo periodo stanno fruendo della maternità. Ecco allora, nell'impossibilità di sostituirle tutte per una questione di budget, che è sorta la necessità di trovare altre modalità per fornire i pasti ai nostri anziani ad esempio. Faremo delle convenzioni con i Comuni che cucineranno i pasti in loco, negli asili e nelle scuole, e avranno delle agevolazioni a livello tariffario. Noi, come comprensorio, risparmieremo invece i costi della benzina per muoverci da un Comune all'altro. Per la zona di Laives, ad esempio, parliamo di 15 mila pasti l'anno, per quella di Aldino, Montagna di 5 mila e via dicendo». Il comprensorio, almeno per ora, non ha ancora fatto peraltro una riflessione seria sul personale. Per il futuro c'è chi ritiene sia necessario prendere in considerazione anche il blocco parziale del turnover.

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