Cinquecento alpini da tutto l’Alto Adige oggi sfilano all’Aquila

Ieri un primo giro della città che è ancora un cantiere Prime foto in centro e sotto i tendoni. Si parte alle 9


di Alan Conti


di Alan Conti

BOLZANO

Hanno fatto tutti rotta verso il centro storico. Perchè un Alpino le cose vuole vederle in faccia, anche se fanno male quando hai solo voglia di sorridere. L’Aquila ieri brulicava a festa lungo strade che corrono davvero il rischio di diventare spettrali, solcate come sono di crepe. La speranza si aggrappa ai tanti ponteggi che punteggiano gli edifici. L’impronta del sisma è ancora ben impressa sulla sabbia di questa città e le penne nere altoatesine, ieri, lo hanno visto con i loro occhi, ma anche fotografato e documentato. Senza troppi commenti perchè bastano le immagini a testimoniare un’Adunata che quest’anno ha qualche ingrediente diverso. Le parole vanno bene per le grigliate, la bisboccia e i bicchieri di vino. Per il resto basterebbe la voglia che tutti, indistintamente, hanno di dare una mano a una città italiana. Di curare le sue ferite. Costruirebbero personalmente i palazzi potessero.

Tutti i Gruppi altoatesini, comunque, hanno deciso di dedicare la giornata di ieri alla visita della città. Il Gruppo Piani è partito alle prime ore del mattino dopo aver salutato il mare di Alba Adriatica. Alpini in spiaggia: già di per sè un qualcosa di unico. Il Gruppo Oltrisarco, invece, dorme in una palestra sportiva distante appena tre chilometri dal centro. Distanza da riscaldamento per lo scarpone di una penna nera. Al mattino tutti passeggiavano vicino alle crepe: gocce di un fiume da 300mila persone arrivate in Abruzzo in queste ore. Calcolando le loro famiglie un potenziale di un milione e duecentomila persone interessate da quello che racconteranno tornando a casa. Colpiscono, invece, le fotografie di una casa che all’interno è rimasta come quel maledetto marzo del 2009. Ci sono i mobili e il profumo di quotidianità squarciato dalle scale interne divelte. Al muro un calendario fossilizzato nel momento che ha cambiato L’Aquila. E anche l’Italia.

Oltre la testimonianza dei tanti cantieri non mancano, giustamente, i momenti di allegria. Gli Alpini, anche i nostri, sono lì per portare gioia e divertimento, non solo per testimoniare. Ecco, quindi, che il pranzo diventa l’occasione per un gemellaggio tutto particolare. Ai veci di Oltrisarco, infatti, si uniscono i colleghi del Trentino. Basta una fisarmonica e un brindisi di vino rosso per fare immediatamente un’allegra tavolata regionale. Un ideale pic-nic della gioia. Intanto qualcuno approfitta del servizio sanitario offerto da alcuni volontari per misurarsi la pressione gratuitamente. Si sa mai che l’alcol alteri qualche valore.

Dal punto di vista dell’organizzazione generale sono state migliaia le persone accorse per l’alzabandiera in piazza d’Armi e per l’atterraggio dei paracadutisti all’interno dello stadio. Oggi, invece, la giornata clou con la sfilata delle varie Sezioni. Per l’Alto Adige arriveranno tra le 250 e le 500 penne nere pronte a camminare compatte dietro lo striscione provinciale. Pronti, tutti, a tendere la mano a questa città.

La diretta televisiva

Sarà l’emittente Alto Adige Tv (canale 112 del digitale terrestre) a mostrare oggi in diretta la sfilata di tutti gli Alpini. Appuntamento dalle 10 alle 12.50. Poi il collegamento con L’Aquila proseguirà fino al termine dell’evento su Tnn (camnale 604).

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