Circonvallazione di Merano, apre lo svincolo

É costato 73 milioni di euro, serve a fluidificare il traffico verso la Val Passiria


di Giuseppe Rossi


MERANO. Ha tenuto bloccato per almeno dieci anni qualsiasi progetto di cambiamento della viabilità cittadina. E' stato invocato ad ogni campagna elettorale, da amministratori comunali e da strateghi del Burgraviato come l'unica ricetta capace di togliere Merano dalla tenaglia del traffico e dare respiro all'economia della val Passiria.

Oggi apre finalmente, dopo tre anni e mezzo di lavori, almeno quattro rinvii e 75 milioni di euro spesi, il primo lotto della circonvallazione Mebo- Passiria. Un chilometro di strada tra l'argine dell'Adige e via IV Novembre che passa sotto i campi di mele di Lagundo e l'areale ferroviario di Merano.

Nel 2004 la spesa per realizzare tutta la circonvallazione, secondo lotto fino all'imbocco della val Passiria compreso, passando attraverso Monte Benedetto, era stata indicata in 138 milioni di euro. Per completare il progetto, di soldi pubblici forse di milioni di euro non ne basteranno 200. Ma oggi sarà la giornata dei festeggiamenti, non dei dubbi o dei rammarichi.

L'utilità del primo lotto della circonvallazione, quello che porterà le auto dalla superstrada direttamente alla stazione, non è mai stata negata da nessuno, neppure in consiglio comunale. Qualcuno avrebbe gradito che assieme allo svincolo, che da oggi riverserà migliaia di macchine al giorno su viale Europa e su via Goethe, fosse stato disponibile anche un parcheggio interrato alla stazione, dove bloccare le auto, invitando i conducenti, turisti, pendolari e uomini e donne d'affari in particolare, a usare mezzi pubblici, bici o taxi puntando così in centro storico a quella che pare solo a Merano non possa nascere, la tanto agognata (ora anche dai commercianti) isola pedonale. Del parcheggio, purtroppo non c'è traccia, anche perché l'area su cui dovrebbe sorgere è ancora di proprietà provinciale. Il Comune quello che poteva fare lo ha fatto, ovvero ha predisposto le corsie di ingresso e uscita (già visibili da chi sale le rampe verso viale Europa) in attesa che si possa trovare una soluzione anche per la questione garage. Svp e lobby economica hanno più urgenza di realizzarne un altro di parcheggio, quello in caverna sotto Monte Benedetto, che sarà accessibile quando sarà completato anche il secondo lotto della circonvallazione.

Oggi alle undici, politici candidati alle elezioni provinciali di domenica 27 ottobre tutti schierati, lo svincolo e il primo chilometro di strada in galleria sarà inaugurato e reso percorribile. A tagliare il nastro sarà l'unico che potrà farlo senza dover ammettere di essere lì per fini elettorali, il presidente Luis Durnwalder. Dal primo pomeriggio la strada sarà aperta al traffico. Gli automobilisti che imboccheranno la circonvallazione dalla Mebo si troveranno a scendere dall'argine, a percorrere una rotatoria e a infilarsi nel tunnel. Dopo quasi un chilometro le rampe in salita porteranno alla seconda rotatoria, dalla quale si potrà sbucare in via IV Novembre in direzione stazione o verso Lagundo. Via IV Novembre è diventata intanto un’arteria a quattro corsie, nelle due centrali le rampe di ingresso e uscita nel tunnel, in quelle laterali scorreranno le auto come se fosse la vecchia strada. Molto sacrificata la pista ciclabile, costretta a coabitare con i parcheggio auto, voluti a gran voce dai residenti. La segnaletica farà in modo che le auto scelgano il percorso di avvicinamento al centro rappresentato dalla via Goethe, con i parcheggi che si trovano a ridosso di porta Venosta. Ma si potrà uscire anche in direzione di viale Europa, anche se davanti alla sede dell'Azienda energetica si dovrà percorrere una rotatoria. In futuro con il secondo lotto completato, chi vorrà proseguire verso la val Passiria, rimarrà al secondo piano interrato e passerà sotto la rotatoria al piano superiore verso lo sbocco in via IV Novembre. Una grande incognita resta lo sviluppo del traffico attorno all'area della stazione. Assessore alla viabilità e sindaco hanno promesso di effettuare rilievi nei prossimi mesi e quindi di proporre soluzioni. Alcune cose restano ancora da fare: demolire il rudere dell'ex dogana, il distributore Ip, sistemare la rotatoria tra via Laurin e via Goethe, cancellando la discarica a cielo aperto sorta a ridosso del cantiere comunale, costruire una nuova rotonda in via Goethe tra via San Francesco e via Hofer, ridisegnare viale Europa e costruire il parcheggio alla stazione. Ce n'è almeno per altri dieci anni, gli stessi che serviranno per costruire il tunnel sotto la città e in roccia per sbucare alla zona produttiva di Tirolo.













Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità