Incontro con il governatore altoatesino Durnwalder per illustrare le possibili soluzioni a Maso Ronco

Cittadella, Appiano sfida Caldaro

Il sindaco Trettl: «Pronti a subentrare se i nostri vicini rinunciano»


Massimiliano Bona


APPIANO/CALDARO. Per la cittadella dell'Fc Alto Adige Caldaro resta la prima scelta (la bozza del progetto è attesa per giovedì) ma il sindaco di Appiano ha incontrato Durnwalder. «C'è un campo libero a Maso Ronco - spiega Trettl - e vogliamo essere certi di essere la prima alternativa». Sembra di assistere allo stesso duello del 2010, quando i due Comuni dell'Oltradige sono stati a lungo in lizza per ospitare il raduno premondiale della nazionale tedesca di calcio. In quel caso a spuntarla fu Appiano, che - visto come sono andate le cose allora - ha deciso di giocarsi le sue carte fino in fondo anche per la cittadella e il centro di fisioterapia dell'Fc Alto Adige.

LA PROPOSTA. «Non abbiamo alcuna intenzione - spiega il sindaco Wilfried Trettl - di pestare i piedi a Caldaro, un Comune col quale, oltre ad avere ottimi rapporti di vicinato, portiamo avanti progetti comuni. Premesso questo è vero che siamo andati dal presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder per dare la nostra piena disponibilità ad ospitare la cittadella qualora Caldaro, per qualche motivo, dovesse dare forfait. A volte succede che qualcosa vada storto, magari per motivi ambientali o di budget. Intendiamoci, non sto gufando ma era importante spiegare a Durnwalder le nostre ragioni».

Ma qual è la vostra proposta, in concreto? «Quando abbiamo rifatto la zona sportiva, a Maso Ronco, abbiamo previsto un campo in più che è tuttora inutilizzato. Quindi, per l'Fc Alto Adige, ne basterebbero altri due ed anche la Provincia potrebbe risparmiare quattrini. E proprio questo aspetto ha attirato l'attenzione del presidente Durnwalder. Ci ha assicurato che la seconda scelta siamo noi. Qualora Caldaro dovesse passare la mano non sarebbe, pertanto, nemmeno necessario trattare con altri Comuni. Appiano ha una sorta di prelazione, se così vogliamo chiamarla». Il vantaggio, indubbio, di Appiano rispetto a Caldaro è rappresentato anche dalla distanza dal capoluogo. Soprattutto per le formazioni giovanili sarebbe un vantaggio enorme.

LO STUDIO. Ma Caldaro, in questo periodo, non sta certo a guardare. Allo studio di fattibilità sta lavorando l'architetto Ralf Dejaco - la prima bozza sarà presentata tra mercoledì e giovedì - d'intesa con una commissione tecnica (costituita da 5 membri, due dello Sportverein Caldaro, due dell'Fc Alto Adige oltre al presidente del Coni provinciale Gutweniger) e una commissione politica (di cui fanno parte i rappresentanti di tutte le forze politiche).

«Stiamo cercando - conferma Dejaco - di ottimizzare le risorse, in modo tale da far collaborare da subito le due società. L'auspicio è quello di riuscire a porre le basi per una partnership duratura».

IL FRONTE DEL «NO». A Caldaro il "fronte del no" è guidato dalla Dorfliste. «Le tante questioni ancora senza risposta - spiega Heidi Egger - dovranno essere discusse pubblicamente: che dimensioni avrà il progetto? A quanto ammontano i costi? Quanto bosco dovrà essere dissodato e regalato? Quali saranno i costi di gestione e manutenzione? Chi gestirà gli impianti? Sono solo alcune delle domande alle quali finora non è stata data una risposta. Trasparenza assoluta ci è stata promessa e trasparenza assoluta chiediamo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità