Cittadella dello sport, ora il Pdl vuole rivolgersi alla Corte dei conti

Bianchi: «S’è disposto, con libero arbitrio, di soldi pubblici». Il sindaco replica: progettazione realizzata con soldi ad hoc


di Bruno Canali


LAIVES. La polemica che per un anno e mezzo ha accompagnato il progetto della cittadella sportiva, paralizzando l'attività comunale, avrà un seguito alla Corte dei conti. Il Pdl locale infatti preannuncia un ricorso che - dice il capogruppo Christian Bianchi - verrà presentato già nei prossimi giorni.

«Consegneremo alla Corte dei conti una memoria che riassume tutto quello che è accaduto con la cittadella dello sport a Laives - spiega Bianchi - dove una maggioranza politica ha disposto con libero arbitrio di soldi pubblici, senza avere i necessari passaggi autorizzativi da parte del consiglio comunale. Ma la cosa più grave - aggiunge Bianchi - è che, dopo avere speso 200mila euro in progettazioni, la maggioranza ha deciso di rinunciare, senza neppure passare attraverso un voto del consiglio comunale, addirittura, senza neppure informare lo stesso consiglio che tutto era decaduto. Noi quindi reputiamo che vi siano gli estremi per un interessamento della Corte dei conti, in un momento come quello attuale oltretutto, dove i cittadini non possono tollerare più di avere un aggravio della tassazione comunale e di assistere a sprechi di simile portata. Che poi i 200mila euro siano arrivati da Roma invece che dalla Provincia o dal Comune non significa alcunchè: sempre soldi pubblici sono, pagati dai cittadini attraverso le loro tasse».

La pensa diversamente il sindaco Liliana Di Fede, che replica così: «Al Comune di Laives la progettazione preliminare della cittadella non è costata un centesimo, perchè è stato utilizzato il contributo statale ad hoc e non lo abbiamo assolutamente perso perchè lo abbiamo utilizzato per lo scopo al quale era destinato. Del resto, stiamo parlando di un lavoro che sarebbe costato più di 30 milioni di euro e che quindi richiedeva una fase di progettazione importante, con elementi urbanistici, giuridici, economici e idrogeologici. Lo studio di fattibilità ha avuto costi, che sono stati coperti con il contributo governativo, ma era indispensabile per potere valutare la fattibilità del progetto sesso di cittadella, un progetto che era nei programmi di tutti. Se poi non si è fatto altro è perchè, nel frattempo, erano cambiati gli equilibri politici all'interno del consiglio comunale di Laives, con l'uscita dalla maggioranza del consigliere Roberto Ceol e l'opposizione dei tre consiglieri del Bauernbund. Certamente si poteva cercare una maggioranza trasversale, ma non c'è mai stata e l'ipotesi di cittadella, all'inizio è passata solo con il constributo di Unitalia. E' evidente che un progetto di simile portata non avrebbe potuto andare avanti con una maggioranza risicata. Comunque abbiamo avuto 3 milioni dalla Provincia per il lavoro svolto, soldi destinati allo sport e con le associazioni è in corso un lavoro di condivisione per arrivare a breve e a uno studio di fattibilità. Il lavoro svolto per la cittadella quindi non è stato inutile».

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