Cittadella, l’Fc Alto Adige ha detto «no» a Caldaro

Lettera di Baumgartner al sindaco Benin Bernard. Appiano torna in pole-position L’assessore Sinn: «Siamo delusi e ci rimettiamo alla decisione di Durnwalder»


di Massimiliano Bona


CALDARO. Manca ancora l’ufficialità, ma il Comune di Caldaro sembra ormai vicinissimo a rinunciare alla cittadella con i campi di allenamento per l’Fc Alto Adige. All’origine della decisione c’è una lettera del presidente dell’Fc Alto Adige Walter Baumgartner che ha scritto al sindaco Gertrud Benin Bernard spiegando che nello studio di fattibilità presentato dall’architetto brissinese Ralf Dejaco mancano diverse infrastrutture che i biancorossi reputano assolutamente necessarie. Il sindaco ha letto l’email nell’ultima seduta di giunta e tra gli assessori a prevalere è il malcontento. «Sono deluso - spiega l’assessore comunale Robert Sinn - e mi sento anche tradito. L’Fc Alto Adige sostiene che a Castelvecchio non avrebbe una sala per il fitness e una sala riunioni, quando in realtà sarebbe sufficiente parlarne, in un confronto a quattr’occhi. La realtà delle cose è che ci siamo impegnati per mesi in un progetto nel quale credevamo tutti moltissimo. Abbiamo messo sul piatto un’idea più che valida con costi di 4,8 milioni, 2 campi nuovi più un terzo più piccolo da condividere in una zona ideale. Ora sembra che le pressioni del Comune di Appiano abbiamo sortito l’effetto voluto. Ma Caldaro, è bene sottolinearlo, non ha ancora rinunciato ufficialmente. Ne parleremo con il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder e toccherà a lui l’ultima parola».

Il comitato referendario. Nel frattempo la Dorfliste ha iniziato a raccogliere le prime firme per costituire il comitato referendario. «Ha iniziato - spiega la capogruppo Irene Hell - la collega Heidi Egger e ora proseguiremo io e Harald Weis. Ci stiamo preparando anche se nel frattempo il Comune potrebbe rinunciare».

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