Cna lancia hashtag contro il blocco

#Brenneromerci è una piattaforma nella quale confluiranno tutte le segnalazioni



BOLZANO. «Il Brennero è “in casa nostra” ed è uno dei punti nevralgici del trasporto merci. La sua chiusura, di certo non per volontà dell'Italia e dell'Alto Adige, avrà inevitabili ripercussioni sull'economia», avverte Piero Cavallaro, responsabile Cna-Fita del Trentino Alto Adige. Nell'hashtag #BrenneroMerci - informa - confluiranno in un'unica voce tutte le testimonianze, i commenti e le segnalazioni di chi percorre o fa percorrere il Brennero per trasportare o far trasportare merci. «Il Brennero - afferma Cavallaro - è un crocevia fondamentale per il collegamento logistico con il Nord Europa. Dal Brennero transitano 6.000 veicoli al giorno per 42 milioni di tonnellate di merci ogni anno, di cui il 70 per cento su gomma. I controlli rigidi previsti dall'Austria ai propri valichi e che verranno applicati anche al trasporto industriale porteranno rallentamenti nel flusso delle merci e ripercussioni su tutta la filiera produttiva e distributiva, oltre a costi per le imprese di autotrasporto che peseranno sul consumatore finale. Un veicolo industriale fermo costa infatti a un'azienda circa 60 euro l'ora: ciò significa che un ritardo di sole 2 ore comporterebbe un aumento medio dei noli del 10 per cento».

Per monitorare anche nei prossimi mesi l'evolversi della situazione - che si annuncia particolarmente calda per l’annunciato arrivo di migliaia di migranti dal Sud Italia, complice la chiusura della rotta balcanica - Radio 24, in collaborazione con la rivista Tir, la rivista del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha deciso di lanciare il nuovo hashtag #BrenneroMerci.

Sugli effetti economici disastrosi legati ad un’eventuale chiusura del valico del Brennero è intervenuto ieri anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. «Abbiamo parlato spesso con i nostri colleghi austriaci. C'è uno scarto tra le dichiarazioni e quello che apparentemente si sviluppa sul terreno. Io non perso la speranza che, al di là di gesti simbolici e dichiarazioni, si possa collaborare. Perché sappiamo tutti che l'innalzamento di un muro in quel posto, cioè al Brennero, avrebbe effetti economici e simbolici molto gravi per l'Europa».

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