LAZFONS. Si è concluso nei giorni scorsi un piccolo giallo verificatosi il primo novembre a Lazfons. Un uomo del paese, infatti, era rimasto leggermente ferito nel suo appartamento a seguito di un colpo di arma da fuoco sparato da fuori della sua abitazione.

Le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Chiusa hanno svelato l’arcano nel giro di qualche giorno, facendo emergere innumerevoli dettagli dal sapore quasi tragicomico.

La paura di un “serial killer” che si aggirava per le vie del paese sparando all'impazzata, alimentata dalle voci degli abitanti, comprensibilmente spaventati per l’accaduto, infatti, è stata presto ridotta a una barzelletta di quartiere. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, lo scorso primo novembre un abitante del paese di Lazfons sarebbe stato colpito da un colpo vagante sparato da una non ben definita postazione mentre si trovava tranquillamente tra le mura della sua abitazione. Il ferito, una volta arrivato sanguinante in ospedale è stato medicato ed i sanitari gli hanno estratto un pallino sparato da un fucile giocattolo ad aria compressa che per poco non ha provocato conseguenze ben più gravi al malcapitato, che per fortuna è risultato solo lievemente ferito.

Nessuno però sapeva da dove fosse arrivato quel colpo e in paese sembrava aleggiare un velo di omertà fra i residenti. Velo squarciato dai carabinieri di Chiusa che dopo alcune indagini, hanno presto individuato il colpevole. Nella zona di Lazfons, precisamente nelle abitazioni più esterne al centro abitato, il quartiere dove era rimasto ferito l’uomo, solo uno dei vicini del ferito aveva dichiarato di possedere un arma ad aria compressa. L'uomo, classe '45 sotto interrogatorio ha presto confessato le sue colpe, spiegando che si era trattato di un colpo accidentale sparato per provare il fucile nuovo, comprato da pochi giorni.

Ora per lui si configurano diverse ipotesi di reato e la sua posizione resta all’attenzione dei carabinieri. (fdv)

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