Come evitare i fulmini killer

Se si è all'aperto, il consiglio è evitare di stare in piedi con le gambe divaricate a causa del rischio di differenze di potenziale elettrico tra i due piedi



BOLZANO. L'ultimo a morire era stato Federico Dean, triestino, di 41 anni, abbattuto il primo di agosto sul Montasio, la più bella cima delle Alpi Giulie. Era salito in montagna per disperdere le ceneri del fratello minore morto in un incidente stradale, ma è morto lui stesso fulminato. Oggi i due alpinisti colpiti sui monti dell'Alto Adige. Gli alpinisti sanno che la montagna, dove si addensano le nubi temporalesche, è una delle zone più a rischio, ma pericoli ci sono anche sulle spiagge, in mare e sui campi aperti. Ma come difendersi da questi killer della natura?

Se si è all'aperto, il consiglio è evitare di stare in piedi con le gambe divaricate a causa del rischio di differenze di potenziale elettrico tra i due piedi. E' meglio accucciarsi, tenendo i piedi il più uniti possibile e con la testa tra le ginocchia. Evitare anche di sdraiarsi a terra perchè così aumenta la superficie a contatto con le cariche positive e quindi il rischio di essere fulminati. Può essere utile isolarsi dal terreno con qualsiasi materiale a disposizione.

Ed ancora: se si è in un gruppo, sparpagliarsi per evitare la propagazione dalla scarica tra vicini; non ripararsi sotto gli alberi isolati; evitare strutture metalliche; se si è al mare, durante un temporale stare distante da barche e spiaggia perchè ombrelloni e alberi delle imbarcazioni attirano i fulmini. Se si può, rifugiarsi in macchina, chiudendo bene i finestrini ed evitando di toccare le portiere del veicolo.













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